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Cronaca

Napoli, banditry: Patrizio Stefanoni’s son ‘o zio robbed Leclerc

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Napoli, banditry: Patrizio Stefanoni’s son ‘o zio robbed Leclerc

Le indagini sulla banda del buco, che è stata sgominata con 9 arresti, continuano a Napoli. Sono in corso per verificare eventuali coinvolgimenti in altri furti con la stessa tecnica. Il capo della banda, Patrizio Stefanoni, noto come ‘o zio, è lo zio dei boss Prinno, che controllano gli affari illeciti nella zona di Rua Catalana. E’ anche il padre di David Stefanoni, che è stato coinvolto nella rapina al pilota della Ferrari, Charles Leclerc.

Patrizio Stefanoni è un esperto della tecnica di furto e scendeva in campo in prima persona durante i colpi, facendo da palo. Usava persino un cane al seguito per non destare sospetti. La banda era anche intenzionata a compiere un clamoroso furto in un Apple Store di Napoli, con il supporto di una rete di contatti.

Il negozio preso di mira sarebbe piccolo, ma i depositi sotterranei – cui la banda voleva accedere scavando nel sottosuolo – sono capienti. La banda stava anche progettando un furto in un Apple Store di Napoli, ma la missione alla fine sfuma. I depositi sotterranei erano interessanti, ma la banda non riesce a completare il colpo. Un ladro professionista che faceva parte della banda e occasionalmente lavorava in un bar vicino alla caserma mette in guardia i complici indicando la fitta presenza dei militari in zona.

Dopo la mancata riuscita nel colpo all’Apple Store, la banda decide di dedicarsi ai furti dei catalizzatori d’auto contenenti metalli preziosi che valgono mille euro a pezzo. Effettuano una decina di furti, in varie città del centro nord, tra le province di Roma, Ancona, Firenze e Bologna. In seguito, vengono effettuati diversi arresti e alcune persone sono sotto indagine.

Patrizio Stefanoni e altri quattro membri della banda sono in arresto in carcere. Altri quattro sono agli arresti domiciliari e altri cinque individui sono sotto indagine.

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