Cronaca
Cidis Impresa Sociale gestisce bene confiscato
Giovedì 16 novembre, Cidis Impresa Sociale ha ricevuto le chiavi del primo bene confiscato assegnato dal comune di Giugliano in Campania. L’immobile si trova in via Ripuaria ed è stato affidato a Cidis dopo anni di intenso lavoro sul territorio. Attraverso gli Sportelli attivi sul territorio, gli operatori di Cidis hanno avuto modo di conoscere i bisogni della popolazione in un luogo caratterizzato da diverse forme di disagio e forte insicurezza economica e sociale.
Maria Teresa Terreri, Presidentessa di CIDIS Impresa Sociale, ha dichiarato che la consegna delle due ville confiscate alla criminalità organizzata rappresenta una nuova avventura per l’Associazione. Si tratta di una sfida che accolgono con entusiasmo, passione e competenza. CIDIS ha deciso di qualificare il bene confiscato come uno spazio aperto alle esigenze del territorio e un luogo di aggregazione e coesione sociale.
Terreri ha sottolineato che i principi che guideranno il riutilizzo sociale del bene confiscato saranno l’affermarsi della cultura della legalità, dei diritti e della cittadinanza attiva come necessaria al territorio e una connessione tra sviluppo economico e sociale e riscatto dei territori attraverso l’uso del bene.
Cidis ha annunciato il desiderio di trasformare lo spazio simbolo del potere mafioso in un luogo di accoglienza e di sviluppo sociale. Le idee includono accoglienza per i braccianti agricoli che lavorano nelle terre, per chi è in difficoltà, per i gruppi di giovani e meno giovani in viaggio per l’impegno civile o religioso, per i turisti in visita, scuole e studenti.
Sono 7686 i beni confiscati in Campania, il 16,50% del totale dei beni confiscati in Italia. La Regione Campania promuove progetti di riutilizzo sostenibili e capaci di positive ricadute sociali, economiche e occupazionali attraverso la definizione di reti e distretti di economia sociale e solidale.
L’immobile confiscato era una delle due ville costruite grazie all’influenza del Clan Petrone nel quartiere Arenella e Vomero a Napoli. La DIA di Napoli ha condotto un’operazione per smantellare la rete di relazioni criminali del clan Petrone e del Clan Cimmino, portando all’arresto di Raffaele Petrone.
Cronaca
Oggi i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo di ciclismo morto a 45 anni
Si terranno oggi, 2 dicembre, a Brusciano, nel Napoletano, i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo juniores di ciclismo morto a 45 anni in un incidente stradale.
Si terranno oggi, lunedì 2 dicembre, i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo juniores di ciclismo morto prematuramente, a 45 anni, in un incidente stradale verificatosi a Pomigliano d’Arco. Le esequie dell’ex atleta si svolgeranno alle ore 12.30 nella chiesa di San Sebastiano Martire a Brusciano, cittadina della provincia di Napoli della quale D’Amore era originario.
Tanti i messaggi di cordoglio quando la notizia della prematura scomparsa di Crescenzo D’Amore si è diffusa nella comunità bruscianese, dove l’ex campione del mondo era ovviamente molto conosciuto. Con un lungo e commosso post sui social, il sindaco di Brusciano, Giacomo Romano, ha ricordato il 45enne:
È venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno conosciuto la straordinaria esistenza del Campione del Mondo Crescenzo D’Amore. Per me un amico d’infanzia e di adolescenza, un ragazzo eccezionale maturato in fretta, perché doveva correre e vincere. Ricordo con affetto e commozione la prima delle sue tantissime vittorie! Una corsa in uno dei paesi dell’hinterland napoletano, si era piazzato bene all’esordio ma non aveva vinto, non gli bastava!Allora la “scommessa” con il padre e con se stesso: “Se vinco mi compri il SI”. Vinse quella corsa, ero lì con lui ad assistere e gioire! Fu la prima di una carriera fatta a mille e che ha donato a tutti noi una dose enorme di orgoglio!
Il post del primo cittadino di Brusciano si conclude:
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Cronaca
Piazza Garibaldi, la protesta dei gestori dei B&B: “Degrado e furti mettono a rischio turisti e residenti”
Gestori delle case vacanze e residenti protestano denunciano furti e rapine. Sotto accusa il cosiddetto “mercatino delle pezze”. Operatori e cittadini chiedono una presenza fissa delle forze dell’ordine.
Il problema del degrado di Piazza Garibaldi è un tema che attraversa il dibattito cittadino a Napoli da molti anni. Il cosiddetto “mercatino delle pezze”, ovvero una esposizione estemporanea finalizzata alla vendita di merce rubata, recuperata nei cassoni dell’immondizia o contraffatta anima la piazza di domenica, ma anche in altri giorni.
A vendere sono principalmente cittadini migranti, a comprare sempre migranti ma anche tanti napoletani. E in quel contesto del mercatino abusivo che avvengono poi furti e scippi, ai danni di turisti e residenti. A questo si aggiunge il degrado di cumuli e cumuli di rifiuti e addirittura deiezioni. La zona più colpita è quella ad angolo tra Piazza Garibaldi e Corso Garibaldi. Qui al civico 3 c’è un palazzo in cui sono concentrate tantissime case vacanza e restano ancora una decine di famiglie residenti, sono loro che hanno dato vita alla protesta che chiede maggiore sicurezza nella piazza.
“Turisti spaventati, lo si vede nelle recensioni”
Basta guardare i cartelli affissi all’esterno del palazzo al civico 3 di Piazza Garibaldi per rendersi conto di essere in un luogo strategico rispetto all’affluenza turistica della zona. Qui è pieno di case vacanze. Eppure siamo nella zona più delicata, sul marciapiede perimetrale laterale accanto al palazzo si svolge il “mercatino delle pezze”. Un marciapiede su cui viene esposto di tutto. È questo il fenomeno che viene indicato da residenti e…
Cronaca
Albero crolla sugli studenti all’Università a Fisciano, l’Ateneo: “Verifiche in corso sugli altri alberi”
In una nota, l’Università di Salerno ha commentato quanto accaduto ieri al campus di Fisciano, dove un albero è crollato su tre studenti, uno dei quali è grave.
Si dicono “attoniti e addolorati” dall’Università di Salerno per quanto accaduto ieri, sabato 30 novembre, al campus di Fisciano, dove un grosso albero è crollato addosso a tre studenti, uno dei quali è in gravi condizioni. “L’Ateneo – si legge in una nota – in tutte le sue componenti docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo, si stringe in questo momento drammatico attorno ai tre corsisti della specializzazione per le attività di sostegno e alle loro famiglie”.
L’Università di Salerno, poi, nella nota fornisce ulteriori dettagli tecnici sulla manutenzione del verde pubblico negli spazi di competenza dell’Ateneo: “Il contratto in essere tra la Fondazione universitaria – che gestisce la manutenzione del verde di Ateneo – e la ditta affidataria del servizio, prevede il costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza delle oltre 3.000 essenze arboree presenti nei campus, con obbligo di segnalazione di criticità e messa in sicurezza ad horas, oltre alla effettuazione di periodiche e specifiche verifiche, con rilascio di documentazione comprovante i relativi esiti”.
In conclusione, l’Ateneo fa sapere di aver cominciato una verifica sugli altri alberi di competenza: “Si tiene a precisare che la Fondazione ha comunque attivato un’ulteriore e immediata verifica straordinaria, tuttora in corso, presso i Campus di Fisciano e Baronissi. In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa locale, inoltre, si fa presente che non erano state segnalate…