Cronaca
Camorra: 7 pentiti accusano clan D’Ambrosio e De Bernardo. Cassa affidata a una donna.
Ieri è stato sgominato un’operazione congiunta di carabinieri e polizia in comuni vesuviani che ha portato alla cattura di 14 persone. Ci sono i racconti e i verbali di ben sette pentiti che inchiodano i due clan coinvolti. I collaboratori di giustizia Cristiano Piezzo, Daniele Baselice, Fortunato Piezzo, Massimo Pelliccia, Tommaso Schisa, Rosario Rolletta e Emanuele Palmieri hanno svelato il dietro le quinte dello scontro tra i clan Mazzarella e De Luca Bossa Minichini Schisa di San Giovanni a Teduccio e Ponticelli.
I camorristi originari dei quartieri di Napoli Est si erano spostati nei vicini comuni vesuviani di Cercola, sant’Anastasia e Somma Vesuviana approfittando del vuoto di potere creatosi con gli arresti e i decessi di vari membri dei clan coinvolti. I clan De Bernardo e D’Ambrosio avevano approfittato del vuoto di potere nell’area vesuviana.
Roberto De Bernardo insieme con il cugino Daniele Baselice, oggi collaboratore di giustizia, avrebbe conquistato il predominio tra Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, soprattutto nella gestione dei traffici di sostanze stupefacenti. Nel frattempo il gruppo D’Ambrosio conquistava spazi a Sant’Anastasia grazie all’appoggio dei referenti legati alla cosca De Luca Bossa-Schisa-Minichini.
Il traffico di droga è stata l’attività illecita principale per entrambi i clan, ma senza disdegnare le estorsioni. Dai racconti dei pentiti è emerso che il ruolo di Fatima Tubelli moglie di Fiorentino Eduardo mammoliti, arrestato ieri, è stato fondamentale nella gestione della cassa del clan D’Ambrosio.
In foto i due boss in guerra Roberto D’Ambrosio e Roberto De Bernardo.
