Cronaca
Arrestati due pregiudicati di Torre del Greco per estorsione a imprenditore di Perugia
I carabinieri di Perugia insieme ai colleghi di Napoli hanno arrestato due persone con precedenti penali, ritenute responsabili di tentata estorsione in concorso e danneggiamento ai danni di un imprenditore. Le indagini sono partite dalla denuncia dell’uomo, che aveva subito atti intimidatori legati all’acquisizione di una società. In particolare, l’imprenditore aveva ricevuto telefonate anonime da un uomo con accento napoletano che lo invitava a non proseguire con la trattativa.
I carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, dai quali sono emerse le immagini dei due presunti responsabili. I rilievi del Ris, l’analisi dei tabulati telefonici e altri approfondimenti investigativi hanno poi confermato le ipotesi degli inquirenti. I due arrestati, legati ai clan di Torre del Greco, sono stati trovati in possesso di due pistole con matricola abrasa e relativo munizionamento, nascoste all’interno della cassetta dello scarico del water.
Il gip del tribunale di Perugia ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due indagati, ritenendo che “non è esclusa la possibilità” che possano continuare a perpetrare ulteriori condotte in danno della vittima. I due arrestati, che si trovano ora ristretti nelle carceri di Napoli – Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere, dovranno rispondere delle accuse di tentata estorsione in concorso e danneggiamento.
L’abitazione in cui sono stati rintracciati è stata oggetto di perquisizione durante la quale sono stati scoperti due pistole con matricola abrasa e il relativo munizionamento, accuratamente occultati all’interno della cassetta dello scarico del water, avvolti in buste di plastica. Gli inquirenti sospettano che i due arrestati siano affiliati ad ambienti camorristici.
L’operazione è stata condotta dai militari della compagnia di Perugia, con il supporto del comando provinciale di Napoli. L’arresto è stato eseguito in ottemperanza a un’ordinanza di custodia cautelare emanata dal giudice del tribunale umbro su richiesta della Procura guidata da Raffaele Cantone.
