Cronaca
16 arresti per scontro camorra nei comuni vesuviani. I nomi dei 19 indagati.
L’ordinanza cautelare firmata dal gip Marco Giordano del Tribunale di Napoli rivela la storia dello scontro di camorra tra le famiglie criminali federate ai potenti clan Mazzarella e De Luca Bossa Minichini-Schira. La Dda di Napoli ha indagato per oltre due anni sui due distinti gruppi camorristici che gestivano le attività illecite in alcuni quartieri di Napoli e in più zone del Vesuviano. L’indagine ha portato all’emissione di 16 misure cautelari, di cui 14 sono finite in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Altre tre persone sono indagate a piede libero.
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, detenzione e porto di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti tra il quartiere partenopeo Ponticelli e diversi comuni dell’area vesuviana. Le attività di indagine hanno permesso di individuare l’esistenza e l’operatività di due distinti gruppi: uno guidato da Roberto De Bernardo, figlio del ras Vincenzo De Bernardo, e l’altro guidato da Roberto D’Ambrosio, emanazione dei De Luca Bossa-Schisa-Minichini.
Il provvedimento cautelare costituisce la conclusione di un’indagine svolta congiuntamente dalla Squadra mobile di Napoli, dal commissariato di Ponticelli e dalle Stazioni carabinieri di Sant’Anastasia e Somma Vesuviana sotto la direzione e il coordinamento della Dda Napoli. L’inchiesta si è protratta dal 2016 al 2019 e ha consentito di svelare l’esistenza e l’operatività delle due distinte consorterie camorristiche.
Dall’attività di indagine, svolta dal 2016 al 2019, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati raggiunti dal provvedimento cautelare a cui, a vario titolo, oltre all’ipotesi di associazione mafiosa, sono contestati i delitti di detenzione e porto di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, plurime estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti della zona ed altro.
Gli arrestati includono numerosi individui, di cui 14 sono finiti in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Altri tre sono indagati a piede libero.
Cronaca
Maltempo, il vento fa cadere alberi e rami tra Vomero e Arenella
Rami e alberi caduti anche tra Vomero e Arenella: sono i danni del maltempo che si è abbattuto su Napoli. L’allerta meteo continuerà fino a domani.
Il maltempo che ha flagellato la Campania non ha risparmiato neppure Napoli: i danni maggiori si sono registrati al Vomero, dove il forte vento ha portato alla caduta di rami e di alberi, portando anche alla chiusura di alcune strade ed allo stop del traffico veicolare. In via Orsi, strada che porta alla Tangenziale di Napoli, la caduta di un albero ha costretto le automobili a deviare il proprio percorso, fin quando l’albero non è stato posto di lato alla strada permettendo una circolazione alternata.
Stessa situazione in piazza Quattro Giornate, nei pressi dello Stadio Collana: anche qui, il forte vento ha portato alla caduta di grossi rami, ma non si registrano feriti. Qualche lamiera si è invece staccata da alcuni tetti, volando in strada, ma fortunatamente senza colpire nessuno. I più hanno infatti evitato di andare in giro vista anche l’allerta meteo che persisterà fino a domani su tutta la regione e anche sul capoluogo cittadino. Complessivamente, l’ondata di maltempo si è “limitata” alla caduta di rami ed alberi, con qualche lamiera scoperchiata nelle zone più critiche: ma fortunatamente non si contano feriti, mentre i danni sono stati di poco conto. Domani il maltempo inizierà a scemare, e lascerà il posto al freddo: vento e pioggia saranno un ricordo, almeno per qualche giorno. Dalla prossima settimana si attende un nuovo peggioramento del quadro meteorologico su tutta la regione, con il ritorno delle piogge, del vento e con un nuovo crollo delle temperature che…
Cronaca
Sparatoria nel Napoletano, due persone ricoverate in gravi condizioni in ospedale
Due persone ricoverate in codice rosso e prognosi riservata negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore, raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Poco prima, una sparatoria a Casoria: si indaga per capire se le due cosse siano collegate.
Immagine di repertorio
Due persone sono in gravi condizioni dopo essere state raggiunte da colpi d’arma da fuoco: un 40enne è all’ospedale di Acerra, mentre un 58enne è ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine e sono stati raggiunti da diversi proiettili in varie parti del corpo. I due sono in codice rosso e prognosi riservata. I carabinieri stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto.
Poco prima, c’era stata una sparatoria a Casoria: in via Salvo D’Acquisto, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti attorno alle 20 per la segnalazioni di spari, rinvenendo sul posto alcuni bossoli, ma nessun ferito. Si indaga ora per capire se i due feriti gravi ricoverati negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore siano in qualche modo collegati a questa sparatoria oppure ad un altro fatto di cronaca di cui al momento non vi sarebbe conferma.
Cronaca
Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti
Il forte vento che ha soffiato sull’Irpinia ha fatto cadere rami e alberi in tutta la provincia: a Montoro si staccano le lamiere dal tetto di una scuola.
Il forte vento che si è abbattuto oggi su tutta la Campania ha fatto danni soprattutto in Irpinia, dove si registrano diversi rami caduti un po’ ovunque su tutto il territorio e, soprattutto, a Montoro, dove in serata il forte vento ha fatto staccare alcune lamiere dal tetto dell’Istituto Alberghiero, in via Cerreto Cappella. Nonostante l’episodio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all’interno dell’istituto c’erano una ventina di persone, tra frequentatori dei corsi serali e docenti.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Montoro, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’istituto. Non si registrano feriti, ma solo tanta paura.