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Cronaca

Polemica avvocato imputato in Galleria Umberto.

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Polemica avvocato imputato in Galleria Umberto.

Lo scandalo del Processo galleria Umberto

La sentenza di primo grado tenta di scagionare il Comune: parla l’avvocato di uno degli imputati.

E’ in corso l’Appello del processo sulla morte del giovane Giordano. “Si discute ancora sulla proprietà di un monumento storico quando, ai sensi dell’art.9 della Costituzione, senza alcun dubbio, la pubblica amministrazione, è l’unico soggetto deputato, alla tutela del patrimonio storico ed artistico della Nazione” sono le parole di uno degli avvocati.

Procedimento giudiziario in corso

Si avvicina un’altra udienza per il processo del crollo in galleria Umberto a Napoli, che causò la morte del giovane Salvatore Giordano, che riportò gravi ferite dopo essere stato colpito alla testa dal pesante frammento di un fregio staccatosi dall’opera architettonica.

La Galleria Umberto di Napoli è un monumento storico e pertanto di proprietà del Comune, in particolare il fregio dell’arco che sostiene la volta ha una funzione importante per mantenere la cupola che è inconfutabilmente dell’amministrazione partenopea, come evidenziato anche dal procuratore generale nel corso dell’ultima udienza, che si è tenuta il 27 maggio davanti alla Corte d’Appello di Napoli.

Inoltre ci sono leggi e documenti che lo attestano, e che sono stati acquisiti per il processo di appello che è ancora in corso.

Parole dell’Avv. Carlo Spina

“Si discute ancora sulla proprietà di un monumento storico quando, ai sensi dell’art.9 della Costituzione, senza alcun dubbio, la pubblica amministrazione è l’unico soggetto deputato alla tutela del patrimonio storico ed artistico della Nazione”.

Queste sono le parole dell’Avv. Carlo Spina, difensore di uno degli imputati che, come altri tre appellanti, ha rinunciato alla prescrizione in modo da poter difendere fino all’ultimo la propria innocenza dal pregiudizio di una sentenza di primo grado, che lo vede condannato per la mancata tutela di un bene che “per comune sentire” non è di proprietà privata.

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Monitoraggio bradisismo a Napoli con droni per sciame sismico ai Campi Flegrei

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Monitoraggio bradisismo a Napoli con droni per sciame sismico ai Campi Flegrei

Monitoraggio con droni a Napoli

Da stasera alle 19,07 è in corso uno sciame sismico ai Campi Flegrei, con diverse scosse registrate a partire dalle 4 di stamattina.

Secondo quanto riportato sul sito dell’Osservatorio Vesuviano, la scossa più intensa, avvenuta alle 19,07, ha raggiunto una magnitudo di 2.0 con epicentro lungo il lungomare di Pozzuoli – Via Napoli.

Molti residenti nella zona di Bagnoli e via Pisciarelli hanno commentato su social media di aver avvertito la scossa.

Attività di monitoraggio a Napoli

A partire da domani, lunedì 8 luglio, prenderanno il via a Napoli le attività previste dal piano di analisi termografica tramite droni degli edifici situati lungo le principali strade coinvolte nel fenomeno bradisismico dei Campi Flegrei.

Queste attività, incluse nel piano di lavoro, verranno svolte dalle strutture di supporto al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.

La campagna di valutazione dello stato degli edifici interesserà a Napoli le seguenti strade:

  • Piazza Bagnoli
    Via G. Cerbone
    Piazza G. Salvemini
    Viale J.F. Kennedy
    Via Bagnoli
    Via Nuova Bagnoli
    Via Nuova Agnano
    Via Diocleziano
    Via S. Ferrara
    Via di Pozzuoli
    Via S. Italico

Nella settimana 8-12 luglio le attività saranno svolte con il seguente programma:

  • Lunedì 08/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00
    Martedì 09/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00
    Giovedì 11/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00
    Venerdì 12/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00

Le operazioni inizieranno dalla stazione Dazio per procedere lungo via di Pozzuoli a partire dal civico 100, per poi continuare su via di Bagnoli. Le squadre incaricate saranno riconoscibili grazie alle magliette di ReLuis o del laboratorio LIFT.

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60enne salvo da infarto in mare: due medici fuori servizio lo soccorrono a Bacoli.

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60enne salvo da infarto in mare: due medici fuori servizio lo soccorrono a Bacoli.

Un uomo di 60 anni è stato salvato da due medici rianimatori dell’Ospedale dei Colli mentre si trovava in spiaggia a Bacoli. I professionisti erano fuori servizio e si sono trovati nel posto giusto al momento giusto per intervenire in modo tempestivo. Questo gesto ha permesso di salvare la vita al malcapitato, dimostrando una volta di più quanto sia importante avere delle competenze mediche anche al di fuori dell’ambito lavorativo.

Il ruolo dei medici "angeli in borghese"

I medici che hanno salvato il 60enne sono stati definiti degli "angeli in borghese", evidenziando il loro gesto eroico e al tempo stesso spontaneo. Questo episodio conferma che la professionalità e la prontezza di intervento possono fare la differenza tra la vita e la morte, anche in situazioni informali e lontane dal contesto ospedaliero.

L’importanza della formazione medica continua

La vicenda mette in luce anche l’importanza della formazione medica continua, che consente ai professionisti di essere preparati a intervenire in qualsiasi momento e in qualsiasi contesto. Grazie alla loro competenza e alla loro tempestività, i medici hanno dimostrato che la pratica quotidiana e l’aggiornamento costante sono fondamentali per poter affrontare situazioni di emergenza con successo.

Un insegnamento per tutti

Questo episodio dovrebbe essere un insegnamento per tutti noi, che spesso ci troviamo impreparati di fronte a situazioni di emergenza. Possedere delle competenze di base in materia di primo soccorso potrebbe fare la differenza in casi simili, permettendo di salvare vite umane e di garantire un intervento adeguato in attesa dell’arrivo dei soccorsi specializzati. La tempestività e la prontezza di azione sono essenziali quando si tratta di prestare soccorso, e questo caso ne è l’ennesima conferma.

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San Giorgio trova un momento di svago evadendo per un giorno dai domiciliari, ma viene rintracciato e arrestato

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San Giorgio trova un momento di svago evadendo per un giorno dai domiciliari, ma viene rintracciato e arrestato

San Giorgio a Cremano: la fuga di un evaso

Un 50enne di San Giorgio a Cremano ha deciso di concedersi una giornata di evasione in tutti i sensi. Voleva evadere dalla monotonia domestica e dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto.

Nella giornata di venerdì, gli agenti del Commissariato di San Giorgio a Cremano, durante un servizio di controllo del territorio, hanno effettuato una verifica presso l’abitazione di quel pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari. Tuttavia, l’uomo non era presente nella sua residenza.

Iniziate le ricerche, si sono concluse nella mattinata successiva, quando i poliziotti finalmente lo hanno rintracciato e arrestato per evasione.

Il tentativo di fuga dell’uomo è stato breve ma è costato l’inaspettato arresto. La polizia è riuscita a recuperare l’evaso e a riportarlo sotto custodia per scontare la pena a cui era stato condannato.

Questa vicenda mette in risalto l’importanza dei controlli del territorio da parte delle forze dell’ordine, che vigilano attentamente sul rispetto delle norme da parte dei cittadini sottoposti a restrizioni giudiziarie.

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Stefano Minopoli catturato dopo evasione da ospedale Napoli

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Stefano Minopoli catturato dopo evasione da ospedale Napoli

Un detenuto evaso da Poggioreale è stato catturato a Napoli
L’uomo, detenuto a Poggioreale, è stato arrestato dopo essere evaso durante un ricovero all’ospedale Cardarelli. Stefano Minopoli è stato rintracciato nel centro di Napoli e riportato in carcere. Minopoli era stato arrestato a maggio per aver sparato dal balcone della sua abitazione.

Dettagli sull’arresto

Durante il suo ricovero all’ospedale Cardarelli, l’uomo è riuscito a fuggire e a far perdere le sue tracce. Le autorità sono riuscite a rintracciarlo nel centro di Napoli grazie ad un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri. L’uomo è stato prontamente riportato in carcere, dove sconterà la sua pena.

Prima fuga e precedenti penali

Stefano Minopoli era stato arrestato a maggio per aver sparato dal balcone della sua abitazione, un gesto che aveva creato panico tra i residenti del quartiere. La sua fuga durante il ricovero ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica, ma fortunatamente le autorità sono riuscite a intervenire prontamente e a riportarlo in carcere.

Per ulteriori dettagli sull’arresto e sulle circostanze che hanno portato alla sua cattura, puoi leggere l’articolo completo qui.

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Evaso dal Cardarelli catturato a Napoli: detenuto in fuga ripreso

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Evaso dal Cardarelli catturato a Napoli: detenuto in fuga ripreso

Detenuto evaso catturato a Napoli

Stefano Minopoli, un detenuto di 30 anni, è stato individuato e bloccato oggi pomeriggio dopo essere riuscito a fuggire dalla sorveglianza dell’ospedale Cardarelli a Napoli.

L’operazione di cattura è stata coordinata dal Nic (Nucleo Investigativo Centrale) della polizia penitenziaria che era sulle tracce del fuggitivo.

L’inseguimento e la cattura

Minopoli è riuscito a sfuggire nel primo pomeriggio, eludendo la sorveglianza della struttura carceraria. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo del Nic, l’inseguimento è stato rapido ed efficace, con gli agenti che sono riusciti a bloccare il detenuto in piazza Mazzini.

Ritorno in carcere

Dopo la cattura, Minopoli è stato preso in custodia dagli agenti della penitenziaria e sta ora tornando nel carcere di Poggioreale, da cui era stato trasferito ieri in ospedale per problemi di salute.

Reazione del sindacato Uspp

Il sindacato Uspp ha elogiato l’operato degli agenti, sottolineando la rapidità e l’efficacia con cui hanno riportato il detenuto alla giustizia.

Il sindacato ha commentato: “Complimenti ai colleghi che, in poche ore, sono riusciti ad assicurare il fuggitivo alle autorità. La buona riuscita dell’operazione rappresenta un importante successo per la polizia penitenziaria, dimostrando l’efficienza e la reattività del corpo nella gestione delle situazioni difficili.”

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Tre intossicati in hotel a Forio d’Ischia: carabinieri indagano, ricoverati in ospedale.

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Tre intossicati in hotel a Forio d’Ischia: carabinieri indagano, ricoverati in ospedale.

Tre persone ricoverate all’Ospedale Rizzoli di Ischia per sospetta intossicazione alimentare

Nell’isola di Ischia, tre persone sono state ricoverate in ospedale a causa di una sospetta intossicazione alimentare. Le vittime sono attualmente sotto osservazione all’Ospedale Rizzoli mentre le autorità locali stanno indagando sulla causa dell’incidente.

Le persone coinvolte nell’episodio sono state immediatamente trasportate in ospedale dopo aver mostrato segni di malessere a seguito di un pasto consumato in un hotel a Forio, Ischia. I medici stanno monitorando da vicino le condizioni dei pazienti per garantire loro la migliore assistenza possibile.

Le cause dell’intossicazione alimentare sono attualmente oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. Al momento, non è ancora chiaro cosa abbia causato il malore alle tre persone coinvolte. Si stanno svolgendo accertamenti per identificare eventuali responsabilità e prevenire episodi simili in futuro.

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Napoli: arrestato 19enne tunisino per spaccio a Vasto

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Napoli: arrestato 19enne tunisino per spaccio a Vasto

Arrestato 19enne tunisino a Napoli

Nel pomeriggio di ieri, a Napoli, gli agenti del Commissariato di Polizia Vicaria Mercato hanno arrestato un 19enne tunisino per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato individuato in via Firenze, nel rione Vasto, mentre effettuava uno scambio di denaro con un’altra persona.

La polizia è intervenuta prontamente per interrompere la transazione e, dopo un breve inseguimento, ha fermato il 19enne.

Detenzione di hashish e arresto

Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto 5 involucri di hashish per un peso totale di circa 20 grammi e 15 euro in contanti, probabilmente provento dell’attività di spaccio.

Di fronte alle prove raccolte, il 19enne tunisino è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza del Commissariato in attesa del giudizio di convalida.

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22enne denunciato per porto illegale di machete a Caserta

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22enne denunciato per porto illegale di machete a Caserta

Un giovane di 22 anni è stato denunciato per porto di arma dopo essere stato sorpreso dai carabinieri a Caserta con un machete nascosto nei pantaloni. L’episodio è avvenuto nel corso della notte in via Ferrante, nota come ritrovo di giovani e giovanissimi durante il fine settimana.

Giovane denunciato per porto di arma

I carabinieri hanno fermato il ragazzo durante uno dei loro controlli notturni e, dopo una perquisizione, hanno trovato il machete nascosto nei suoi pantaloni. Il giovane è stato subito denunciato per il reato di porto di arma, una condotta gravemente illegale che poteva mettere a rischio la sicurezza di chiunque si trovasse nelle vicinanze.

Pericolo evitato, ma messaggio importante

Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, si è evitato che il giovane potesse fare uso dell’arma e causare danni a sé stesso o ad altre persone. Tuttavia, il caso solleva una volta di più l’importanza di rispettare le leggi e evitare comportamenti pericolosi che possano mettere a repentaglio la sicurezza di tutti.

Puoi leggere l’articolo completo seguendo il link qui.

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Detenuto Stefano Minopoli evade da ospedale Cardarelli dopo sparatoria a Chiaiano, Napoli

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Evaso dal Cardarelli catturato a Napoli: detenuto in fuga ripreso

Stefano Minopoli evade dal Cardarelli durante il ricovero ospedaliero

E’ evaso dal reparto Obi dell’ospedale Cardarelli il detenuto Stefano Minopoli, 31 anni, accusato di tentato omicidio. L’uomo si è reso protagonista di una mattinata di terrore il 23 maggio scorso nel quartiere di Chiaiano, barricandosi in casa armato dopo aver sparato alcuni colpi di pistola dalla finestra.

Prima dell’episodio a Chiaiano, Minopoli aveva minacciato una vicina di casa con una pistola, sparando un colpo senza causarle ferite. Attualmente detenuto presso il Carcere di Poggioreale, il detenuto si era fatto ricoverare all’ospedale per alcuni problemi di salute. La sua evasione è avvenuta intorno alle 14 di oggi, approfittando della minore presenza di personale della polizia penitenziaria durante il cambio turno.

Al momento Minopoli è ricercato dalle forze dell’ordine. Il segretario generale del sindacato di polizia Penitenziaria, Aldo di Giacomo, ha dichiarato: “Le carceri sono al collasso, lo stato ci ha abbandonati. In sole sei ore abbiamo visto un’evasione e una rivolta a Nisida. Le carceri campane si confermano tra le peggiori d’Italia.”

Di Giacomo ha inoltre chiesto le dimissioni del ministro e del sottosegretario con delega alle carceri, Andre Del Mastro. Ha sottolineato anche il recente suicidio di un agente penitenziario, che porta a sei il numero delle vittime dall’inizio dell’anno. La situazione carceraria in Campania rimane critica, con una serie di eventi allarmanti che mettono in luce la necessità di interventi urgenti.

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Evade detenuto Poggioreale durante ricovero Cardarelli: arresto tentato omicidio

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Evade detenuto Poggioreale durante ricovero Cardarelli: arresto tentato omicidio

Un detenuto di 31 anni è fuggito dall’ospedale dove era stato ricoverato d’urgenza dopo essere stato detenuto per tentato omicidio. I sindacati di polizia penitenziaria evidenziano la precaria situazione carceraria.

Fuga di un detenuto a Poggioreale

Il detenuto di 31 anni, originariamente arrestato per tentato omicidio, è riuscito a fuggire dall’ospedale in cui era stato ricoverato d’urgenza. La fuga è avvenuta nonostante le misure di sicurezza previste.

Situazione critica nelle carceri

I sindacati che rappresentano la polizia penitenziaria sottolineano la grave situazione di sovraffollamento e di gestione nelle carceri italiane. Secondo quanto dichiarato, la situazione carceraria è al collasso e richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti.

Per ulteriori dettagli sulla fuga del detenuto e sulla situazione nelle carceri italiane, è possibile continuare a leggere l’articolo completo qui.

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