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Cronaca

Decine di chili di mozzarella sequestrati nel Casertano: fatti con latte vaccino

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Decine di chili di mozzarella sequestrati nel Casertano: fatti con latte vaccino

I carabinieri hanno fatto un importante sequestro di mozzarella contraffatta in un caseificio di Marcianise, in provincia di Caserta. Il prodotto, venduto come mozzarella di bufala, è risultato contenere latte vaccino, violando così le normative sulla denominazione di origine.

Il sequestro della mozzarella contraffatta

L’operazione dei carabinieri ha portato al sequestro di ben 31 chili di mozzarella, che veniva venduta come prodotto di alta qualità ma che in realtà non rispettava la sua denominazione di origine. Questo tipo di frode alimentare è molto grave, poiché inganna i consumatori e danneggia l’immagine del prodotto vero e delle aziende che lo producono legalmente.

Frodi alimentari: un problema diffuso

Purtroppo, casi come quello della mozzarella contraffatta non sono isolati, ma rappresentano un problema diffuso nel settore agroalimentare. Le frodi alimentari possono riguardare diversi prodotti, dalle carni al pesce, dai formaggi all’olio extravergine di oliva. Per questo è importante essere sempre vigili e scegliere con cura cosa mettere nel carrello della spesa.

Conclusioni

Il sequestro della mozzarella contraffatta avvenuto a Marcianise è un monito per tutti i consumatori: è fondamentale prestare attenzione all’etichettatura e alla provenienza dei prodotti che acquistiamo, per evitare di incorrere in truffe e per sostenere le aziende che rispettano le normative e producono in modo legale e trasparente.

Continua a leggere su Fanpage per rimanere aggiornato su questo e altri casi di frodi alimentari.

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Arrestato il boss Patrizio Bosti della Camorra all’uscita dal carcere

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Arrestato il boss Patrizio Bosti della Camorra all’uscita dal carcere

Camorra, il boss Patrizio Bosti arrestato sull’uscio del carcere

La Direzione Distrettuale Antimafia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del boss Patrizio Bosti e dei suoi familiari, accusati di associazione mafiosa, minacce, riciclaggio e autoriciclaggio.

Le indagini hanno permesso di scoprire che Bosti, in procinto di essere rilasciato dalla prigione, aveva pianificato la riorganizzazione del clan criminale dell’Alleanza di Secondigliano. Sfruttando un errore nel calcolo dei giorni da scontare, ha preso il controllo della famiglia per ristabilire il dominio sul territorio.

Il summit intercettato a casa Bosti

Microspie inserite nell’abitazione di via Briganti al Vasto hanno permesso agli investigatori di ascoltare un summit organizzato da Bosti appena tornato a casa. Durante l’incontro, il boss ha imposto nuove regole per i rapporti con il clan avversario dei Mazzarella e ha nominato nuovi dirigenti interni alla sua organizzazione.

Ha inoltre ordinato agli affiliati di non collaborare con la giustizia e ha rafforzato i legami con altre famiglie criminali dell’Alleanza di Secondigliano, stabilendo la distribuzione delle entrate illecite ottenute tramite attività di riciclaggio.

Attività illegali dei Bosti

Le indagini hanno rivelato che Patrizio e Ettore Bosti hanno riciclato denaro proveniente da truffe attraverso società operanti nel settore dei rifiuti ferrosi, della telefonia e della locazione di immobili, utilizzando anche prestanome stranieri.

In seguito agli arresti, sono stati sequestrati due immobili e una somma di denaro pari a 353.709,95 euro, ritenuta frutto di attività illecite. Sono state inoltre effettuate perquisizioni in varie abitazioni alla ricerca di ulteriori prove e beni di provenienza illecita.

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Napoli, malvivente fermato dopo rapine al casello della Tangenziale: inseguimento e spari

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Napoli, malvivente fermato dopo rapine al casello della Tangenziale: inseguimento e spari

Nella serata di sabato 29 giugno, si è verificato un tentativo di rapina al casello dell’uscita Fuorigrotta sulla Tangenziale di Napoli. Fortunatamente, un malvivente è stato fermato dopo un inseguimento e alcuni spari, mentre altri tre complici sono riusciti a fuggire.

Cosa è successo al casello della Tangenziale di Napoli?

Secondo quanto riportato dalle autorità, un gruppo di malviventi ha tentato di rapinare automobilisti in transito al casello dell’uscita Fuorigrotta sulla Tangenziale di Napoli. Durante il tentativo di rapina, è scattato l’allarme e le forze dell’ordine sono intervenute prontamente per cercare di fermare i colpevoli.

Fuga e inseguimento

Dopo aver tentato di rapinare gli automobilisti, i malviventi hanno cercato di fuggire rapidamente dalla scena. Tuttavia, uno di loro è stato bloccato dalle forze dell’ordine dopo un breve inseguimento e alcuni spari. Gli altri tre complici sono riusciti a dileguarsi nelle vie limitrofe.

La situazione attuale

Attualmente, le autorità stanno indagando per identificare e catturare i tre malviventi in fuga. Nel frattempo, il rapinatore fermato è stato arrestato e sarà processato per il suo coinvolgimento nel tentativo di rapina al casello della Tangenziale di Napoli.

Conclusioni

Il tentativo di rapina al casello della Tangenziale di Napoli è solo l’ultimo episodio di criminalità che ha scosso la città. Le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza dei cittadini e per assicurare alla giustizia coloro che commettono reati. È importante rimanere vigili e collaborare con le forze dell’ordine per contrastare la criminalità e mantenere la sicurezza nelle nostre strade.

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Napoli: rapina in salumeria a Scampia, ladri catturati dalle telecamere

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Napoli: rapina in salumeria a Scampia, ladri catturati dalle telecamere

Ladri in azione

A Scampia, la tranquillità di una salumeria è stata interrotta da un’incursione notturna da parte di almeno tre individui che hanno rubato circa 6mila euro in contanti, fondi essenziali per il funzionamento del negozio.

Una denuncia pubblica

Il proprietario della salumeria, grazie alle telecamere di videosorveglianza, è riuscito a filmare l’intera scena, mostrando i ladri agire a volto scoperto e chiamarsi per nome. Profondamente amareggiato, ha sporto denuncia e ha condiviso la sua frustrazione con il deputato Francesco Emilio Borrelli.

Borrelli ha espresso il suo sdegno per l’accaduto, evidenziando la crescente ondata di criminalità che sta colpendo la città di Napoli, con continui furti, aggressioni e rapine. L’episodio di Scampia evidenzia la necessità di un intervento deciso per contrastare questa deriva criminale.

Appello per la sicurezza

Il deputato Borrelli ha sottolineato l’importanza di proteggere le persone oneste che lavorano duramente e che sono vittime di un sistema apparentemente incapace di difenderle adeguatamente. Serve una risposta ferma e mirata per ripristinare la legalità e proteggere i cittadini.

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Camorra in azione a Ponticelli: De Martino minaccia donna per ottenere affidamento figlia.

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Camorra in azione a Ponticelli: De Martino minaccia donna per ottenere affidamento figlia.

Clan De Martino: la camorra a Ponticelli terrorizza una donna per ottenere l’affidamento della figlia

A Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno arrestato 9 persone legate al clan De Martino, attivo a Ponticelli. Gli indagati sono accusati di atti persecutori, lesioni personali e detenzione di armi aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Tenenza di Cercola hanno portato alla luce un terribile schema di intimidazioni subite da una donna al fine di ottenere l’affidamento della sua bambina. La vittima aveva avuto una relazione con un membro del clan De Martino, attualmente detenuto. I parenti dell’uomo detenuto, non accettando la fine della relazione, hanno iniziato a perseguitare la donna e la sua bambina.

Minacce, aggressioni e addirittura cortei armati organizzati dai membri del clan De Martino, affiliato ai De Micco, sono stati impiegati per mettere in soggezione la donna e costringerla a cedere la figlia. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei Carabinieri ha posto fine a questo incubo. I 9 indagati sono stati arrestati e portati nelle carceri di Napoli-Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere.

La fine di un incubo grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine

La paura e il terrore sembravano aver preso il sopravvento nella vita di una donna a Ponticelli, costretta a subire pressioni e minacce costanti da parte del clan De Martino per ottenere l’affidamento della sua bambina. La situazione, resa ancora più grave dalle aggressioni fisiche subite, è stata finalmente risolta grazie all’intervento dei Carabinieri che hanno arrestato i responsabili, riportando così serenità e giustizia nella vita della vittima.

Questo ennesimo episodio di violenza legato alla camorra evidenzia la necessità di un intervento deciso e tempestivo delle forze dell’ordine per contrastare e reprimere fenomeni criminali così gravi e inaccettabili. Solo grazie alla determinazione e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato possibile porre fine a questa situazione di terrore e sopraffazione.

La lotta alla criminalità organizzata, in tutte le sue forme, deve essere una priorità costante per le istituzioni e per l’intera comunità. Solo attraverso un impegno comune e una stretta collaborazione tra le autorità e i cittadini è possibile contrastare e debellare il potere nefasto della criminalità organizzata sul territorio, garantendo così sicurezza e giustizia per tutti.

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Rischio naufragio: Salvati dalla Guardia Costiera vicino alla Gaiola

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Rischio naufragio: Salvati dalla Guardia Costiera vicino alla Gaiola

La Guardia Costiera salva quattro persone in difficoltà a Marechiaro

La Guardia Costiera è intervenuta prontamente nei pressi della Gaiola a Marechiaro per soccorrere quattro persone in difficoltà a bordo di una barca che rischiava di affondare. Grazie alla tempestiva azione dei soccorritori, i quattro individui sono stati tratti in salvo e trasportati in ospedale per accertamenti.

L’intervento della Guardia Costiera

I soccorritori della Guardia Costiera sono stati allertati da una segnalazione di pericolo proveniente dalla barca in difficoltà. Immediatamente sono partite le operazioni di salvataggio per garantire la sicurezza degli occupanti dell’imbarcazione e prevenire il peggio.

Il trasporto in ospedale

Una volta tratti in salvo, i quattro individui sono stati accompagnati in ospedale per verificare le loro condizioni di salute e assicurarsi che non avessero subito particolari traumi a causa dell’incidente. Grazie alla prontezza d’intervento della Guardia Costiera, la situazione si è risolta senza conseguenze gravi per i naufraghi.

Conclusioni

Grazie alla professionalità e all’efficienza della Guardia Costiera, quattro vite sono state salvate da un potenziale pericolo in mare. L’importanza di avere soccorritori rapidi e preparati in caso di emergenze in mare è fondamentale per garantire la sicurezza di chi si trova in difficoltà.

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Barca affonda al largo di Napoli, 4 diportisti salvati

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Barca affonda al largo di Napoli, 4 diportisti salvati

Operazione di salvataggio in mare

Prosegue l’attività di controllo a mare disposta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, attraverso la Capitaneria di Porto di Napoli e le Forze dell’ordine. Recentemente, un intervento congiunto della Guardia Costiera e della Polizia Metropolitana ha permesso di salvare quattro diportisti a bordo di un’ imbarcazione in avaria tra le Baie della Gaiola e di Trentaremi.

Durante i controlli nella Baia della Gaiola a Marechiaro e nella Baia di Trentaremi vicino a Nisida, le motovedette hanno individuato un’imbarcazione che stava gradualmente affondando in una piccola insenatura antistante alla zona inibita al passaggio delle imbarcazioni.

Con un intervento rapido, il gommone della Polizia Metropolitana è riuscito a trarre in salvo i quattro diportisti a bordo della pilotina in avaria. La Guardia Costiera ha prontamente soccorso le persone e le ha accompagnate al porto per i controlli necessari in ospedale.

Coordination tra le forze in campo

L’operazione di salvataggio sottolinea l’importanza del coordinamento tra le diverse forze in campo e dimostra quanto sia fondamentale il costante monitoraggio delle aree marine. La prontezza degli interventi è essenziale per prevenire e affrontare situazioni di emergenza come quella verificatasi di recente.

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Napoli: Blitz a Chiaia con multe, sequestri e chiusure

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Napoli: Blitz a Chiaia con multe, sequestri e chiusure

Blitz delle forze dell’ordine a Chiaia, Napoli

Una vasta operazione congiunta tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Ispettorato del Lavoro e ASL NA1 è stata messa in atto ieri mattina nella zona di Chiaia a Napoli.

L’obiettivo principale dell’intervento era garantire la sicurezza dei cittadini e far rispettare le norme vigenti, con particolare attenzione alla regolarità dei rapporti di lavoro e alla sicurezza alimentare.

Controlli effettuati e irregolarità riscontrate

Durante l’operazione sono state identificate un totale di 65 persone, di cui 13 con precedenti penali. Inoltre, sono stati effettuati controlli su 2 veicoli, uno dei quali è stato sanzionato per guida con patente scaduta.

Sette locali commerciali sono stati sottoposti a verifica: un’attività è stata sospesa a causa della presenza di lavoratori irregolari, mentre i titolari di tre esercizi commerciali sono stati multati per varie irregolarità, tra cui difformità alle concessioni di occupazione del suolo pubblico, difformità strutturali, insegne non autorizzate e violazioni in materia di impatto acustico.

È stato inoltre effettuato il sequestro di 50 kg di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.

L’operazione si è conclusa con successo, evidenziando diverse situazioni di illegalità e garantendo il rispetto delle normative vigenti.

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Napoli: rapine in Tangenziale, vittime anche i “Desideri”

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Napoli: rapine in Tangenziale, vittime anche i “Desideri”

Rapine a raffica sulla Tangenziale di Napoli

Napoli è stata teatro di un pomeriggio di terrore sulla Tangenziale, dove una serie di rapine a mano armata ha colpito gli automobilisti bloccati nel traffico. Secondo quanto riportato dal deputato Francesco Emilio Borrelli, almeno quattro persone a bordo di due moto potenti hanno compiuto diversi colpi, tra cui uno ai danni del gruppo musicale neomelodico “I Desideri” che si dirigeva al concerto di Nino D’Angelo allo Stadio Maradona.

Un’azione criminale violenta

I rapinatori, armati di pistola e descritti come giovani, forse anche minorenni, hanno rubato orologi, denaro, carte di credito, gioielli e smartphone alle vittime. Il totale del bottino ancora deve essere calcolato. Questo episodio ha suscitato forte allarme e indignazione. Il deputato Borrelli ha chiesto una risposta ferma da parte delle forze dell’ordine, sottolineando la necessità di individuare e punire severamente questi criminali senza scrupoli.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando per identificare i responsabili di queste violente rapine e assicurarli alla giustizia. Le immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero essere cruciali per le indagini. Questo ennesimo atto di violenza ha contribuito a creare un clima di insicurezza tra i cittadini di Napoli, che si trovano a vivere in una città minacciata dalla criminalità.

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Due tunisini arrestati per rapina alla Metro Duomo di Napoli

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Due tunisini arrestati per rapina alla Metro Duomo di Napoli

Arrestati due tunisini per rapina alla fermata Duomo della Metro

La sera scorsa, un uomo è stato oggetto di una rapina in corso Umberto I, vicino alla fermata “Duomo” della metropolitana.

I due malviventi, dopo avergli sottratto il telefono e averlo aggredito con calci, hanno preso la fuga.

La vittima ha immediatamente chiesto aiuto e gli agenti del commissariato Decumani, giunti sul luogo, sono riusciti a individuare i due aggressori in via Forcella, grazie alle indicazioni ricevute e alla localizzazione del cellulare della vittima.

Entrambi i rapinatori, di origine tunisina, rispettivamente di 18 e 19 anni e con precedenti penali, sono stati arrestati per rapina in concorso. Il telefono è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.

Purtroppo, questo episodio non è isolato e si inserisce in un contesto di crescente insicurezza, come testimoniano diversi casi simili recentemente riportati dalle cronache napoletane. Ciò sottolinea l’importanza di un impegno costante da parte delle istituzioni per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Poliziotti salvano uomo agghiacciante calci e rapina, catturano criminali grazie a gps.

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Poliziotti salvano uomo agghiacciante calci e rapina, catturano criminali grazie a gps.

La Polizia di Napoli ha individuato due giovani immediatamente dopo una rapina in cui hanno preso di mira un uomo sul corso Umberto I. I due aggressori hanno colpito la vittima e gli hanno strappato il telefono, ma sono stati rapidamente rintracciati dalle forze dell’ordine.

La rapina e l’aggressione

La vittima è stata presa di mira dai due giovani che lo hanno aggredito fisicamente e gli hanno sottratto il telefono cellulare durante l’episodio avvenuto nel centro di Napoli. La Polizia è intervenuta prontamente riuscendo a individuare i responsabili seguendo il segnale GPS del telefono rubato.

L’intervento della Polizia

Grazie all’efficace lavoro di squadra, gli agenti sono riusciti a tracciare la posizione dei ladri e a recuperare il telefono rubato. I due giovani sono stati identificati e arrestati per rapina e aggressione, dimostrando che le forze dell’ordine sono sempre vigili nella lotta contro il crimine.

Conclusioni

L’episodio a Napoli evidenzia l’importanza dell’intervento rapido e deciso delle forze dell’ordine nel contrastare atti criminali come rapine e aggressioni. La prontezza nell’azione ha permesso di individuare i responsabili e di ripristinare la legalità, garantendo la sicurezza dei cittadini.

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