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Cronaca

Napoli: messa a dimora di un nuovo albero all’Accademia Belle Arti in Giornata Nazionale degli Alberi

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Napoli: messa a dimora di un nuovo albero all’Accademia Belle Arti in Giornata Nazionale degli Alberi

La cerimonia si è svolta stamattina nel giardino storico di via Costantinopoli, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi 2023. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Premio GreenCare e con il supporto di Euphorbia Società Benefit. Durante la cerimonia, è stato piantato un esemplare di Ceiba speciosa e sono intervenuti il direttore dell’Accademia Belle Arti di Napoli, Giuseppe Gaeta, la presidente GreenCare, Benedetta de Falco, e Salvatore Terrano di Euphorbia.

La pianta di Ceiba speciosa è già presente in diverse aree di Napoli, come negli Orti Botanici di Napoli e Portici, nei giardini di Piazza Cavour, in Villa Comunale e al Real Bosco di Capodimonte, tra gli altri. È stata ricercata in tutta Italia e trovata nel vivaio Faro, in provincia di Catania, in Sicilia.

Si tratta di un albero con molteplici attrattive, dalla chioma ombrosa alle foglie composte, dai grandi fiori cerosi ai grossi frutti capsulati. La Ceiba è un esemplare con una storia e una simbologia particolari, essendo considerata l’albero della vita nella cosmologia Maya e diffusa negli areali tropicali dall’America Latina al sud-est asiatico.

Secondo il direttore Gaeta, intervenire sul giardino storico è un’occasione per restituire ad uso comune uno spazio di grande tradizione storica, contribuendo alla bellezza della città e promuovendo una cultura civica di rispetto per l’ambiente.

Per la presidente GreenCare, de Falco, l’inserimento della pianta si integra perfettamente con gli altri alberi esotici presenti nel giardino, enfatizzando la diversa provenienza geografica del verde esistente.

Il chiostro a verde dell’Accademia è stato restaurato nell’autunno del 2022 e presenta un parterre di vegetazione importante. Il giardino è stato riportato al suo antico splendore e la cura del verde storico proseguirà fino alla primavera 2024, grazie all’impegno del GreenCare e di Euphorbia.

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Cronaca

Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

Due amici di Arcangelo Correa sono stati interrogati in Questura; secondo la loro versione, da verificare, il colpo che ha ucciso il 19enne sarebbe partito per errore mentre uno di loro maneggiava una pistola.

Arcangelo Correra sarebbe rimasto vittima di un incidente, la pallottola che lo ha centrato alla fronte sarebbe partita per errore mentre uno dei giovanissimi che si trovava con lui stava maneggiando una pistola. La versione era già circolata questa mattina tra i conoscenti, l’avrebbero poi ripetuta negli uffici della Squadra Mobile i due ragazzi portati in Questura per essere ascoltati e ritenuti connessi all’omicidio; in particolare, uno di loro avrebbe ammesso la colpa, specificando però che si sarebbe trattato di un incidente.

Il ragazzo è rimasto ferito poco prima delle 5 di oggi, 9 novembre, in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali; è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove è arrivato in condizioni disperate. Il decesso, intorno alle 11. È stato colpito da una singola pallottola, che lo ha raggiunto alla testa provocandogli una grave emorragia cerebrale.

Il racconto fornito dai due giovani agli investigatori sarà ovviamente vagliato, alla ricerca di riscontri, dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli (dirigente Giovanni Leuci). A quanto si apprende, tra i due c’è il fratello minore di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto durante una rapina da un poliziotto nel 2020, che a Correa è legato da un rapporto di parentela.

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Sparatoria Napoli: chi era Arcangelo Correra, ucciso a 18 anni, cugino di Luigi Caiafa

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Sparatoria Napoli: chi era Arcangelo Correra, ucciso a 18 anni, cugino di Luigi Caiafa

Arcangelo Correra, 18 anni, raggiunto da un proiettile alla testa in via dei Tribunali; il ragazzo era incensurato, viveva poco distante e lavorava nella copisteria del padre.

Arcangelo Correra, 18 anni

Aveva compiuto 18 anni appena due settimane fa, il 25 ottobre, Arcangelo Correra, il ragazzo morto questa mattina nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove era stato ricoverato nella notte con una grave emorragia causata da un proiettile alla testa. Il giovane abitava a un centinaio di metri dal luogo in cui è stato ferito. Incensurato, lavorava con il padre in una copisteria di via dei Tribunali, mentre la madre ha un negozio di abbigliamento, sempre in zona.

Stanotte lo sparo in via dei Tribunali

Correra è stato ferito in via Tribunali, all’angolo con piazzetta Sedil Capuano, le circostanze sono ancora al centro delle indagini, affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli (dirigente Giovanni Leuci); due giovani sono stati portati negli uffici per essere ascoltati e sono ritenuti connessi all’omicidio.

Sarebbe stato esploso un unico proiettile, quello che si è rivelato mortale. Ma a terra, durante i sopralluoghi, gli agenti me hanno trovato un altro, ancora integro, bossolo e ogiva. È possibile che sia stato espulso da una pistola semiautomatica inceppata, magari per uno “scarrellamento” con il colpo già in canna o per un difetto dell’arma.


Omicidio Arcangelo Correra, il luogo dell’agguato al 18enne

Correra è il cugino di Luigi…

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Ancora incendio di plastica a Napoli Est, fumo visibile a km di distanza tra Volla e Ponticelli

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Ancora incendio di plastica a Napoli Est, fumo visibile a km di distanza tra Volla e Ponticelli

Nuovo incendio nell’area Orientale di Napoli, colonna di fumo visibile a molti chilometri di distanza.

Un nuovo incendio nella zona di Napoli Est, tra Ponticelli e Volla (nell’area prospiciente il mercato ortofrutta) ammorba l’area della zona metropolitana a oriente. Si tratta di fumi provenienti da un incendio di un capannone, con materiale plastico a fuoco, evento già verificatosi nel pomeriggio di venerdì 8 novembre. Al lavoro, come sempre, le squadre dei Vigili del Fuoco di Napoli. Molte le segnalazioni sia dalla Tangenziale di Napoli che dalla Salerno-Reggio Calabria che da persone che abitano in zone panoramiche con “affaccio” sull’area del Centro direzionale per la colonna di fumo nero visibile a svariati chilometri di distanza.

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