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Cronaca

DonatoriNati: due eventi a Caivano per la donazione del sangue

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DonatoriNati: due eventi a Caivano per la donazione del sangue

La mission itinerante di DonatoriNati Polizia di Stato si propone di rafforzare il senso di solidarietà e sostenere la cultura del dono del sangue, sensibilizzando i giovani e i cittadini. Con questo obiettivo, domani 22 novembre, l’organizzazione farà tappa a Caivano con due appuntamenti speciali. Dalle ore 8.00 alle ore 10.30 sarà possibile donare il sangue a bordo di un’autoemoteca posizionata nella parrocchia San Paolo Apolstolo – Parco Verde Caivano.

DonatoriNati è impegnata da anni su tutto il territorio nazionale con gli appartenenti della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco per diffondere la cultura del dono, che nel caso del sangue rappresenta un atto salvavita e un mezzo per promuovere la legalità, invitando le persone a adottare uno stile di vita sano e responsabile.

Nell’aula della parrocchia, dalle 10.30 alle 12.30, si svolgerà un incontro sulla cultura del Dono, della Solidarietà e della Legalità. Parteciperanno Tommaso Delli Paoli, Presidente DonatoriNati Campania, Dr.ssa Maria Deluzeberger, Procuratore Capo del Tribunale dei Minori di Napoli, il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il Questore Maurizio Agricola, Prefetto Filippo Dispenza, Commissario straordinario Comune di Caivano, Don Maurizio Patriciello, Parroco della Chiesa S. Paolo Apostolo Parco Verde Caivano, Dottor Fabio Ciciliano, Commissario Straordinario per la riqualificazione di Caivano, e Claudio Saltari, Presidente Nazionale Donatorinati. A moderare l’incontro la giornalista de il Mattino Marilicia Salvia.

E’ sempre più importante intraprendere azioni di informazione che coinvolgano la popolazione per la diffusione della cultura della salute e della solidarietà, poiché si ha sempre più bisogno della donazione di sangue, di emocomponenti e medicinali plasma derivati.

“Il nostro obiettivo – afferma il Presidente Donatorinati Campania Tommaso Delli Paoli – è Esserci Sempre , in linea con il claim della Polizia di Stato, promuovendo iniziative volte alla crescita della cultura del volontariato e del dono, quale atto di partecipazione alla vita sociale e civica del territorio di appartenenza e di educazione alla legalità. Essere in sinergia con le istituzioni, le associazioni ed i cittadini è fondamentale per educare le giovani generazioni e offrire loro una valida alternativa alla criminalità”.

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Emanuela Chirilli, morta a 27 anni nel B&B a Napoli: si indaga anche sulle recensioni negative alla struttura

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Emanuela Chirilli, morta a 27 anni nel B&B a Napoli: si indaga anche sulle recensioni negative alla struttura

Le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli, 28enne pugliese deceduta asfissiata dopo un incendio divampato nella stanza di un B&B in piazza Municipio a Napoli, stanno prendendo in esame anche le recensioni negative lasciate alla struttura.

Emanuela Chirilli, vittima dell’incendio nel b&b a Napoli

Era prevedibile che non sarebbero passate inosservate nemmeno agli inquirenti, che ora stanno vagliando le recensioni negative lasciate al B&B “Il Covo degli Angioini” in piazza Municipio a Napoli dove, nella notte tra il 28 e il 29 novembre, la turista pugliese Emanuela Chirilli, 28 anni, è morta asfissiata in seguito a un incendio divampato nella sua stanza. Tra le recensioni negative lasciate sul web alla struttura, una spiccava più di tutte, quella in cui una turista, cinque mesi fa, raccontava di aver preso una scossa elettrica toccando il rubinetto della doccia, di aver segnalato il problema alla struttura, la quale però, a suo dire, non avrebbe fatto nulla per rimediare.

E infatti, le indagini si stanno concentrando su due aspetti fondamentali: identificare le cause del rogo e capire se la struttura ricettiva avesse tutte le certificazioni in regola. Pertanto, le recensioni, che denunciavano problemi tecnici che dovevano essere a conoscenza dei gestori del B&B, potrebbero essere utili a entrambi i filoni dell’inchiesta: sia per quanto riguarda gli accertamenti sugli impianti elettrici e di sicurezza, sia per quello che concerne gli accertamenti amministrativi. D’altro canto, però, è quantomeno difficile identificare con precisione le stanze oggetto delle recensioni critiche, dal momento che il B&B dispone di diverse strutture…

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“Più cresce velocità di sollevamento suolo, più aumenta probabilità terremoti ai Campi Flegrei”

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“Più cresce velocità di sollevamento suolo, più aumenta probabilità terremoti ai Campi Flegrei”

Lo studio pubblicato su Nature, che sottolinea: adeguare gli edifici dei Campi Flegrei alle normative antisismiche ridurrebbe i rischi del 70%

La caldera dei Campi Flegrei

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Più cresce la velocità di sollevamento, più aumenta la probabilità di terremoto anche nei mesi successivi. E non solo: adeguare gli edifici all’interno dei Campi Flegrei alle normative antisismiche, ridurrebbe di più del 70% il rischio in caso di terremoti. Sono alcune delle considerazioni che emergono nello studio pubblicato da Nature sull’attività sismica flegrea e pubblicato anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanalogia, che tuttavia spiega: “La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile”. I dati sono, comunque, estremamente chiari: e soprattutto quelli di valore geofisico aiuteranno a monitorare ulteriormente il supervulcano flegreo, uno tra i più monitorati al mondo.

Quello dei Campi Flegrei, infatti, è uno dei 12 supervulcani in grado di scatenare un’eruzione di livello VEI-8, ovvero la più alta in assoluto nell’indice di esplosività vulcanica. Campi Flegrei che già in passato hanno fatto registrare eruzioni di livello 7 (quella del 79 dopo Cristo del Vesuvio fu di livello 5, ndr), con effetti che si suppone contribuirono alla sparizione dell’uomo di Neanderthal fino a quel momento l’esemplare ominide più diffuso in Europa e che, proprio negli anni successivi all’eruzione, è rapidamente scomparso soppiantato dall’homo…

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Lutto a Napoli per Nunzia Rigotti, morta a 56 anni in un incidente in autostrada

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Lutto a Napoli per Nunzia Rigotti, morta a 56 anni in un incidente in autostrada

Si chiamava Nunzia Rigotti la donna di 56 anni morta in un incidente stradale sull’A1, tra Capua e Caianello, nel Casertano.

È lutto a Napoli per Nunzia Rigotti: si chiamava così la donna di 56 anni morta in seguito a un incidente sull’Autostrada A1, tra Capua e Caianello, nella provincia di Caserta, nella giornata di ieri, lunedì 2 dicembre. Quando la notizia della tragica scomparsa di Nunzia Rigotti si è diffusa tra quanti la conoscevano nel capoluogo campano, sui social sono apparsi tanti messaggi in ricordo della 56enne.

“Che Dio ti abbia in Gloria, Nunzia Rigotti. Non doveva andare così. Sentite condoglianze alla famiglia” scrive una donna su Facebook. “Sono vicina col cuore alla famiglia della signora Nunzia Rigotti, mi dispiace tantissimo per quello che è successo” scrive un’altra donna sempre sui social.

Sulla morte di Nunzia Rigotti è stata aperta un’inchiesta

La 56enne napoletana è morta in uno scontro tra auto la cui dinamica è ancora al vaglio della Polizia Stradale, intervenuta sul posto per i rilievi del caso. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno provato a rianimare la donna, per Nunzia Rigotti non c’è stato nulla da fare, è deceduta nell’impatto. Nello scontro sono rimaste ferite anche altre due persone, soccorse e portate in ospedale.

Scontro sull’autostrada A1 a Caianello, morta 56enne napoletana

La salma di Nunzia Rigotti, invece, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha aperto una inchiesta per fare piena luce sulla…

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