Seguici sui Social

Cronaca

Sindaco di Castiglione dei Genovesi operato: la comunità unita contro l’aggressore mascherato

Pubblicato

il

Sindaco di Castiglione dei Genovesi operato: la comunità unita contro l’aggressore mascherato

Il sindaco di Castiglione del Genovesi lotta e vince: dopo l’agguato di Santo Stefano, Carmine Siano è fuori pericolo #Castiglione #ComunitàPicentine #SicurezzaLocale

Immaginate una tranquilla serata di festa in un piccolo borgo campano, dove le strade silenziose rispecchiano la vita quotidiana di una comunità unita. Poi, all’improvviso, l’incubo: Carmine Siano, il sindaco di 64 anni che tutti conoscono per il suo impegno nel cuore di Castiglione del Genovesi, è stato brutalmente aggredito. Ma ora, dopo un intervento chirurgico durato circa cinque ore all’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno, la notizia che porta sollievo è che Siano è fuori pericolo, con i medici che hanno lavorato instancabilmente per stabilizzare le sue condizioni.

Nella sala operatoria, l’équipe guidata dal primario di Ortopedia e Traumatologia, Mauro Nese, ha affrontato un vero e proprio mosaico di fratture: la gamba e la caviglia sinistra, l’avambraccio sinistro, la mano destra e persino l’orecchio sinistro erano compromessi. È stato un atto di alta chirurgia che ha permesso di salvare una falange della mano, inizialmente a rischio di amputazione. Questo momento di tensione non solo evidenzia la fragilità del corpo umano, ma anche la resilienza di chi, come Siano, rappresenta il volto di una comunità spesso trascurata, dove ogni aggressione riecheggia come un’onda che incrina la fiducia nel quotidiano.

Mentre il quadro clinico si stabilizza, l’attenzione si sposta su un’altra scena: quella delle indagini. Nei giorni scorsi, Siano ha trovato la forza di parlare con i Carabinieri direttamente dal suo letto d’ospedale, condividendo dettagli cruciali su quell’uomo con il volto coperto che lo ha assalito con una spranga o un bastone. Le sue parole stanno aiutando i militari a stringere il cerchio attorno all’aggressore, in un’indagine che procede a ritmo serrato e ricorda quanto gli eventi locali possano sconvolgere il tessuto sociale, lasciando interrogativi su chi e perché ha infranto la pace di un venerdì sera.

In comunità come quelle dei Picentini, dove le relazioni sono strette e i legami forti, un episodio del genere non è solo un fatto di cronaca: è un richiamo alla riflessione su come proteggere il nostro senso di sicurezza e vicinanza. Man mano che le indagini avanzano, la speranza è che la giustizia porti non solo risposte, ma anche un rinnovato impegno per il benessere di tutti.

Fonte

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]