Cronaca
Operazione antidroga in Campania: smantellata rete di cocaina e crack tra Salerno, Napoli e Avellino
Blitz antidroga all’alba sconvolge Salerno e provincia: rete di cocaina e crack sgominata, con 19 arresti! #Salerno #Antidroga #Campania
Nelle prime luci dell’alba, mentre Salerno si svegliava tra il profumo del mare e il vocio dei mercati, i Carabinieri hanno sferrato un colpo duro al ventre nascosto della città, estendendo l’operazione fino a Napoli e Avellino. È così che una rete di traffico di stupefacenti, radicata nei vicoli e nei sobborghi, è stata smantellata, ricordandoci quanto il male del narcotraffico si insinui nelle pieghe quotidiane di questi territori.
Cosa è successo
I militari del Comando provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza del gip, su richiesta della Procura, che ha portato all’arresto di 19 persone: 8 finite in carcere e 11 ai domiciliari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione e cessione di droga. Le indagini, supportate da intercettazioni e pedinamenti, hanno svelato un’organizzazione ben oliata, attiva in quartieri di Salerno e nei comuni di Pontecagnano Faiano e San Mango Piemonte, dove la cocaina e il crack scorrevano come un veleno sotterraneo, alimentando dipendenze e devastando famiglie.
Perché riguarda la città
Qui, nella provincia di Salerno, dove le colline si affacciano sul Golfo e la vita scorre tra antichi borghi e moderna urbanizzazione, storie come questa non sono solo cronaca: sono un segnale di come il narcotraffico corroda il tessuto sociale. Il gruppo principale, forte di 14 membri, ruotava attorno a una figura centrale, Mario Viviani, descritto dal gip come “capo promotore, fulcro e apice dell’organizzazione” costruita per una “florida attività di narcotraffico”. Da casa sua a Ogliara, nonostante i domiciliari, Viviani trasformava la quotidianità in un comando criminale, coordinando spacciatori con auto e cellulari dedicati – un ritratto che fa riflettere su quanto la malavita si annidi proprio dove meno te l’aspetti, erodendo la fiducia nella comunità.
I protagonisti e la rete
Accanto a Viviani, emergevano figure come la compagna Lucia Franceschelli, “portavoce e gestore della ‘cassa’ del gruppo”, e il padre Crescenzo Viviani, che fungeva da tramite, pusher e responsabile dei veicoli. Simone Memoli gestiva le forniture, legando l’operazione al napoletano Gennaro Bucciano e a sua moglie Giuseppina Russo. Ma non è finita: Vito Votta, inizialmente parte del gruppo, si è reso autonomo nel dicembre 2022, creando una sua piazza di spaccio con familiari come Rosaria Landi e Teresa Patrizia D’Aiutolo, estendendosi a Bellizzi e Battipaglia. Questa scissione rivela la frammentazione del crimine locale, dove alleanze e rotture alimentano un ciclo che minaccia la coesione delle nostre periferie, spesso lasciate sole contro la tentazione delle droghe.
La reazione dei cittadini e le conseguenze
Le perquisizioni hanno documentato cessioni al dettaglio – dosi da 0,3-0,5 grammi vendute a 30 euro ciascuna – e sequestrato oltre un chilo di cocaina e crack, con 5 spacciatori arrestati in flagranza e altri 2 denunciati. Ma è il fronte patrimoniale a gridare forte: Viviani e Franceschelli, con redditi modesti, ostentavano un tenore di vita alimentato da profitti illeciti stimati in oltre 1,2 milioni di euro l’anno. Così, beni per un valore superiore al milione, tra un immobile da 95 mila euro ristrutturato con 120 mila in contanti e terreni per quasi 500 mila, sono stati sequestrati ai sensi dell’articolo 240-bis del codice penale. È una storia che colpisce nel vivo, mostrando come il denaro sporco si trasformi in false prosperità, mentre quartieri come Ogliara lottano per un futuro pulito.
Infine, l’operazione ha toccato anche i più giovani, con due minorenni finiti in un Istituto penale, accusati di essere pusher. Questa vicenda, che unisce famiglie e generazioni in un abbraccio criminale, ci spinge a riflettere: Salerno e le sue province meritano di più di ombre come queste, e ogni blitz è un passo verso una comunità più forte, dove la legalità non è solo un sogno, ma una realtà da costruire ogni giorno.