Cronaca
Nel cuore di Napoli, amore e misteri si chiudono nel gran finale con De Giovanni
Scopri i segreti incantati di Napoli nel rione Cavone, un finale di festival che celebra l’anima autentica della città – #NapoliMisteriosa #ViaggiNapoletani
Immaginate di vagare per le vie ombreggiate di Napoli, dove l’aria è intrisa di storie antiche e il brusio della città moderna cede il passo a echi del passato. Qui, nel cuore del rione Cavone, un festival dedicato ai misteri della città sta per raggiungere il suo culmine, invitando tutti a immergersi in un mondo di fondaci nascosti e atmosfere sospese, che parlano di una Napoli vibrante e spesso dimenticata.
Il ciclo “I Misteri di Napoli”, una serie di otto percorsi guidati organizzati dall’assessorato al Turismo del Comune come parte dell’iniziativa “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni”, si chiude con un tour che cattura l’essenza più pura del centro storico. Questo viaggio porta i partecipanti in aree come l’Infrascata, Limpiano e Pontecorvo, dove una vena d’acqua sotterranea scorre in silenzio e il tempo sembra ancorato all’Ottocento. Tra costoni di tufo, antichi fondaci e case militari dell’epoca spagnola – miracolosamente risparmiate dalla modernizzazione – si respira un’atmosfera che richiama un’era lontana, offrendo un raro scorcio sul tessuto urbano che ha plasmato la comunità napoletana.
A rendere questo gran finale ancora più irresistibile sono due appuntamenti speciali con Maurizio De Giovanni, l’icona del noir partenopeo, che aggiunge un tocco di emozione personale a questi percorsi. Gli eventi, curati dalla Fondazione Il Canto di Virgilio, sono programmati per venerdì 26 e sabato 27 dicembre alle 10, e domenica 28 dicembre alle 9.30 e alle 11.30, con il ritrovo nella pittoresca piazzetta Saverio Correra. È un’opportunità per riflettere su come questi luoghi, spesso trascurati, rafforzino il legame tra i napoletani e la loro eredità, ricordandoci che la vera bellezza di una città risiede nei suoi angoli più intimi.
Sabato 27 dicembre, dalle 19, al Teatro Bolivar, De Giovanni prende il centro della scena con un dialogo accattivante intitolato “Il mistero e il sacro dell’amore”, in conversazione con il critico Stefano Valanzuolo. Questo incontro esplora le sfumature universali dell’amore, intrecciando il sacro con il quotidiano in modo che risuoni con le esperienze di tutti. A seguire, lo spettacolo teatrale musicale “L’antico amore”, scritto e interpretato da De Giovanni insieme a Marianita Carfora, Alfredo Mundo, Alessio Sica, Marco Zurzolo e Rocco Zaccagnino, sotto la regia di Annamaria Russo, cattura l’essenza emotiva di queste storie, creando un ponte tra passato e presente che coinvolge il pubblico in un abbraccio collettivo.
«Siamo orgogliosi di questo gran finale nel cuore pulsante e meno noto della nostra città. Questo ciclo è stato un atto d’amore verso la Napoli più autentica. Qui, tra fondaci e costoni tufacei, si respira l’atmosfera dell’Ottocento napoletano. In più, ci aspettano gli eventi con Maurizio De Giovanni, che stanno già appassionando centinaia di persone», ha dichiarato l’assessora al Turismo Teresa Armato, catturando il senso di orgoglio condiviso per un’iniziativa che rafforza il tessuto sociale della comunità.
Per chiudere in bellezza, la Fondazione Il Canto di Virgilio organizza due concerti che elevano l’esperienza: venerdì 26 dicembre alle 20, nella Chiesa di Sant’Anna alle Paludi, con “Ch’io moro mirando a te” di Raffaello Converso; e martedì 30 dicembre alle 12, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di San Pietro a Majella, con “La spiritualità vocale del ‘700 napoletano”, interpretato dalle giovani voci dell’istituto. Questi momenti musicali non sono solo intrattenimento, ma un invito a riflettere sulla ricchezza culturale che Napoli offre, unendo generazioni in un dialogo silenzioso con il passato.
Mentre il festival si avvia al termine, resta la sensazione che queste esplorazioni vadano oltre il semplice turismo, toccando il cuore della comunità e invitando ciascuno a riscoprire il fascino di una città che, nonostante le sfide, continua a ispirare e unire le sue persone.