Cronaca
Nei cimiteri di Napoli, Poggioreale rappresenta l’abbandono denunciato dalla comunità
Nei cimiteri di Napoli, il degrado tocca il cuore della comunità: un grido silenzioso per rispetto e cura #Napoli #CimiteriAbandonati
Immaginate di attraversare i vialetti di un luogo che dovrebbe essere un rifugio di pace e memoria, come il cimitero di Poggioreale a Napoli, ma invece vi trovate circondati da un’aria di abbandono che ferisce l’anima. Qui, tra le tombe e le cappelle, l’erba incolta si mescola a rifiuti sparsi, lapidi incrinate raccontano storie di trascuratezza, e i bidoni traboccanti di immondizia sfidano il silenzio del ricordo. È un contrasto doloroso per chi, come i familiari dei defunti, arriva con fiori in mano, pagando regolarmente tasse per manutenzione che sembra non esistere, e si ritrova a pulire da solo, lottando contro un degrado che torna implacabile.
Questa realtà, specialmente nell’area di Santa Maria del Pianto, è diventata un simbolo del contesto urbano di Napoli, una città viva e caotica che troppo spesso lascia le sue zone più sacre in balia dell’incuria. I cittadini, associazioni e operatori parlano di condizioni “indescrivibili”, dove persino gli sforzi personali per ripulire durano poco, e la risposta ufficiale si riduce a una scusa ricorrente: solo pochi dipendenti per un’area vasta e affollata. È un problema che va oltre il semplice disordine; colpisce il tessuto sociale, alimentando un senso di ingiustizia tra chi vede i propri cari dimenticati in mezzo al caos, riflettendo come il degrado urbano possa erodere il rispetto per la comunità e il suo passato.
A peggiorare le cose, mentre le tasse continuano a essere richieste con puntualità, i servizi promessi rimangono un miraggio, lasciando spazio a una rabbia palpabile. In questo scenario, il deputato Francesco Emilio Borrelli alza la voce con parole che echeggiano il disappunto collettivo: “È inaccettabile che i cimiteri di una grande città come Napoli versino in condizioni simili. Qui non si tratta solo di decoro urbano, ma di rispetto profondo per i defunti e per i loro familiari, che hanno diritto a luoghi dignitosi dove poter commemorare i propri cari”. È una denuncia che invita a riflettere su quanto il mancato impegno possa minare la dignità di tutti, trasformando spazi di lutto in un simbolo di negligenza.
Borrelli continua, evidenziando la frustrazione di una routine spezzata: “Pagare regolarmente tasse e contributi e poi ritrovarsi a dover spazzare da soli, tra rifiuti e degrado, è uno schiaffo alla dignità delle persone. Questa situazione dimostra il fallimento dell’attuale gestione dei cimiteri cittadini, che va ripensata e riformata radicalmente”. E conclude con un appello diretto: “Non può esistere una città civile se non c’è rispetto nemmeno per i morti. Il degrado dei cimiteri è lo specchio di una società che non funziona e di un’amministrazione che non può più voltarsi dall’altra parte”. Queste parole non sono solo critiche; sono un richiamo a un cambiamento che potrebbe ridare valore a questi luoghi, ricordandoci che curare il passato è essenziale per il benessere di una comunità.
Mentre i napoletani continuano a navigare tra questi scenari di abbandono, la speranza è che dialoghi come questo spingano verso soluzioni concrete, ricordando a tutti noi quanto il rispetto per i defunti sia un pilastro della vita urbana.