Cronaca
In Casavatore, ladri derubano una ferramenta locale sottraendo beni per 50mila euro.
Un furto nel cuore di Casavatore sconvolge le feste: ladri rubano 50mila euro da una ferramenta. #Casavatore #CriminalitàLocale
Immaginate una notte buia a Casavatore, dove le luci natalizie dovrebbero portare calore e allegria, ma invece alimentano un’ombra di paura. È qui che la ferramenta Pevi, un punto di riferimento su viale Guglielmo Marconi per gli abitanti del quartiere, è stata presa d’assalto da ladri decisi e rapidi, lasciando dietro di sé un bottino di materiali del valore di 50mila euro.
La città, già provata da una serie di episodi inquietanti, vive ora un clima di tensione crescente con l’avvicinarsi delle festività. Solo pochi giorni prima, un tentativo di furto a un negozio di telefonia in via Domenico Morelli e un incendio a un bar-tabacchi nell’area mercatale avevano messo in allarme la comunità, ricordando a tutti quanto sia fragile la routine quotidiana in momenti che dovrebbero essere di gioia condivisa.
Secondo le prime indagini, almeno tre figure incappucciate hanno forzato l’ingresso con arnesi da scasso, muovendosi con disinvoltura nel buio della notte. I ladri non si affidano a trucchi elaborati: entrano con forza pura, rovistano tra gli scaffali senza fretta, forse guidati da un complice che controlla la strada. È un modo brutale e diretto di agire, che lascia dietro un caos di oggetti spostati e serrature spezzate, mentre mettono le mani su beni destinati al mercato nero.
Questi furti, che puntualmente aumentano prima di ogni festa, non sono solo crimini isolati; riflettono una realtà più ampia, dove le piccole attività commerciali come la Pevi diventano bersagli facili in un contesto urbano sempre più vulnerabile. È un colpo al cuore della comunità, dove negozi come questo non sono solo luoghi di lavoro, ma spazi di incontro e di vita quotidiana, e dove ogni episodio del genere erode un po’ di quella fiducia che tiene unita una città.
Mentre le forze dell’ordine indagano per portare giustizia, ci si chiede come queste storie possano spingere a riflessioni più profonde sul bisogno di maggiore protezione per le strade e i quartieri che viviamo ogni giorno.