Cronaca
In Campania, eletti i vicepresidenti e funzionari per guidare il consiglio regionale della comunità
Il Consiglio regionale della Campania accelera verso una nuova era, con elezioni chiave per la XII legislatura che segnano l’inizio di un capitolo dinamico. #Campania #PoliticaRegionale
Immaginate una sala assemblea affollata nella vivace Napoli, cuore pulsante della Campania, dove la politica torna in azione dopo una pausa che ha tenuto in sospeso le aspettative della comunità. Qui, il Consiglio regionale ha ripreso i lavori, delineando l’assetto istituzionale della XII legislatura con un senso di rinnovamento nell’aria – un momento che non è solo burocratico, ma un riflesso di come le decisioni qui possano influenzare le strade affollate, le famiglie e le piccole imprese della regione.
Con un voto carico di significato, Luca Trapanese, espressione della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, è stato eletto vicepresidente con 24 preferenze, assumendo anche il ruolo di vicepresidente vicario. È la sua prima volta in questo contesto regionale, dopo aver servito come assessore alle Politiche sociali nel Comune di Napoli sotto la guida di Gaetano Manfredi – un background che lo lega direttamente alle sfide quotidiane delle persone, come il sostegno ai più vulnerabili in una città sempre in movimento. Al suo fianco, per il centrodestra, Giuseppe Fabbricatore di Fratelli d’Italia ha ottenuto 19 voti, portando con sé l’esperienza di consigliere comunale e capogruppo a Nocera Superiore, oltre al suo passato da consigliere provinciale di Salerno. Queste scelte non sono solo nomi su una lista; rappresentano un ponte tra i bisogni locali e le grandi decisioni regionali.
La sessione è proseguita con l’elezione dei segretari dell’Aula, dove Lucia Fortini, per la maggioranza, ha raccolto 23 voti, e Michela Rostan, per l’opposizione, ne ha ottenuti 19. A chiudere il quadro, i consiglieri questori: Raffaele Aveta del Movimento 5 Stelle con 23 preferenze e Livio Petitto di Forza Italia con 18. È stato un flusso di votazioni che ha catturato l’essenza del dibattito democratico, sottolineando come ogni ruolo possa plasmare il futuro della Campania – da politiche ambientali che preservano il paesaggio costiero a misure per il lavoro che sostengono le comunità rurali.
Tuttavia, non tutto è filato liscio: i consiglieri eletti con Casa Riformista e quelli di Mastella – Noi di Centro – Noi Sud hanno scelto di non partecipare, una mossa nata da una polemica sulla composizione delle commissioni. È un segnale che fa intravedere tensioni sottostanti, magari un promemoria che in una regione così diversificata come la Campania, il confronto è inevitabile e potrebbe portare a dibattiti appassionati nelle settimane a venire – un aspetto umano che ricorda come la politica sia fatta di persone, con le loro convinzioni e delusioni.
Infine, con l’indicazione dei capigruppo consiliari, l’assemblea ha completato il suo quadro organizzativo, e si nota la decisione di Mimì Minnella, eletto con la Lega nella circoscrizione di Salerno, di unirsi al Gruppo misto come guida. È un tocco finale che evidenzia la fluidità della scena politica, un promemoria gentile che in un territorio ricco di storie come la Campania, ogni passo avanti è un’opportunità per affrontare le sfide condivise della comunità.
All’orizzonte, questo avvio promette un equilibrio tra collaborazione e confronto, lasciando spazio a riflessioni su come queste figure guideranno la regione verso soluzioni che toccano davvero la vita quotidiana delle persone.