Cronaca
I tifosi della Supercoppa in difficoltà a Capodichino ricevono le scuse della Lega Serie A
Da trionfo in Arabia a caos a Capodichino: l’odissea dei tifosi del Napoli dopo la Supercoppa! #Napoli #Supercoppa #Aeroporto
Immaginate di tornare da un’avventura lontana, con la testa piena di gol e cori appassionati, solo per ritrovarvi bloccati in un dedalo di burocrazia all’alba. È ciò che è successo a 130 tifosi del Napoli, esausti ma euforici dopo la trasferta per la Supercoppa in Arabia Saudita: il loro volo charter, organizzato dalla Lega Serie A, è atterrato all’aeroporto di Capodichino con la promessa di un rapido rientro, ma si è trasformato in un’attesa snervante che ha rispecchiato le frenetiche dinamiche di una città come Napoli, dove l’entusiasmo popolare si scontra spesso con le maglie strette della logistica urbana.
La scena si è dipanata nelle prime luci del mattino, con i supporter che scendevano dalla scaletta del velivolo, ignari del turbine che li attendeva. Problemi burocratici ai controlli della Polizia di Frontiera – legati alla documentazione dei passeggeri diretti a Milano – hanno inchiodato l’aereo sulla pista, innescando una catena di eventi che ha toccato la vita quotidiana di queste persone. Non era solo un ritardo: il personale di bordo, avendo superato il limite di ore lavorative consecutive, è stato costretto a fermarsi per il riposo obbligatorio di undici ore, lasciando tutti in sospeso tra la fretta delle partenze e il ritmo caotico di un aeroporto che serve una comunità sempre in movimento.
In tutto questo, la Lega Serie A ha reagito con una nota ufficiale, esprimendo “sconcerto” per l’accaduto, anche se senza addossarsi colpe dirette per i controlli aeroportuali. È un riflesso comune di eventi sportivi che, per quanto ben organizzati, possono inciampare in imprevisti, ricordandoci quanto la passione dei tifosi dipenda da una rete di dettagli spesso invisibili.
Per lenire le frustrazioni e il danno all’immagine, l’ente ha annunciato un piano di risarcimenti generoso: rimborso completo delle spese per i viaggi alternativi, un abbonamento annuale a Dazn e un biglietto gratuito per una prossima partita casalinga. Queste misure, pur pratiche, sottolineano come tali disagi vadano oltre il mero fastidio, toccando il legame emotivo che lega i fan al loro team e alla città.
Non finisce qui: la Lega ha deciso di contestare formalmente i disservizi ai fornitori del trasporto charter, una mossa che potrebbe aprire dibattiti su come proteggere eventi che coinvolgono centinaia di appassionati. In fondo, episodi come questo invitano a riflettere su quanto la burocrazia possa offuscare la gioia collettiva, ma anche su come la comunità sportiva sappia reagire, trasformando un’ombra in un’opportunità per migliorare.