Cronaca
Fondi per riportare i ragazzi in piazza 27 comuni rivitalizzati con 810 mila euro per Strade in Gioco
Trasformare le strade in playground: #giochiAllAperto contro l’era degli schermi, con un investimento da 810 mila euro per 27 comuni italiani.
Immaginate le vie delle nostre città, un tempo affollate di auto e rumori, che si animano improvvisamente di risate di bambini e giochi improvvisati: è questo il sogno che sta prendendo forma grazie all’iniziativa “Strade in gioco”, promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Con un fondo di 810 mila euro, questa campagna mira a riportare i più giovani lontano dagli schermi luminescenti, incoraggiandoli a riscoprire la gioia del gioco libero nelle piazze e nelle strade, proprio come accadeva un tempo.
In un mondo dove i dispositivi digitali spesso isolano, isolando i ragazzi in bolle virtuali, l’idea è semplice eppure potente: trasformare spazi urbani in aree dedicate al divertimento spontaneo. Ispirata alle “play streets” inglesi, dove il traffico viene temporaneamente bloccato per lasciare spazio alle attività ludiche, l’iniziativa ha selezionato 27 comuni italiani, ciascuno con un contributo di 30 mila euro. Questi luoghi, sparsi tra città medie e piccoli centri, stanno diventando esempi di come le comunità possano reagire all’isolamento post-pandemia, favorendo interazioni reali e significative tra bambini, famiglie e vicini.
Nel cuore di questa campagna, “L’idea è offrire ai minorenni occasioni di socialità offline, alternative concrete alla dipendenza dagli ambienti virtuali e alle dinamiche negative del web”, come ha spiegato con chiarezza Marina Terragni, l’Autorità garante. E ancora, con una prospettiva espansiva, “Abbiamo sostenuto progetti che possano moltiplicarsi in altre città, creando esperienze di gioco libero e spontaneo su scala nazionale”. È una chiamata gentile al cambiamento, che invita a riflettere su quanto le nostre strade possano essere più di semplici percorsi: spazi vivi di crescita e connessione.
I progetti selezionati brillano per creatività e inclusività, coinvolgendo la comunità in modo diretto. Bambini e famiglie collaborano per dipingere enormi scacchiere, labirinti e spirali sull’asfalto, o per realizzare murales e opere di street art che trasformano i muri grigi in tele colorate. Molti comuni stanno installando arredi urbani innovativi, come angoli con strumenti musicali, casette per lo scambio di libri e aree gioco sicure, chiudendo periodicamente le strade al traffico per garantire libertà e sicurezza. Si tratta di interventi che non solo divertono, ma rafforzano il tessuto sociale, offrendo ai giovani opportunità di sviluppo in un contesto urbano spesso frenetico.
I comuni beneficiari, tutti con una popolazione tra i 10 mila e i 200 mila abitanti e una densità di almeno 1.500 residenti per chilometro quadrato, rappresentano un mix di realtà regionali diverse. Ecco un’occhiata all’elenco, raggruppato per aree geografiche: In Abruzzo, c’è Pescara, pronta a rivitalizzare i suoi quartieri. La Campania è ben rappresentata con Cardito, Casoria, Ercolano, Gragnano, Monte di Procida, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pozzuoli, Quarto, San Marcellino, Santa Maria Capua Vetere e Santa Maria La Carità, tutte nella provincia di Napoli o vicine, dove le strette vie potrebbero presto echeggiare di voci giocose. In Friuli-Venezia Giulia, Monfalcone e Udine; nel Lazio, Marino vicino a Roma; in Liguria, Chiavari e La Spezia; in Lombardia, Brescia, Cassano Magnago, Cesano Boscone, Malnate, Ospitaletto e Saronno; nelle Marche, Porto San Giorgio; in Sicilia, Aci Catena; e in Toscana, Viareggio. Ognuno di questi luoghi sta per diventare un piccolo laboratorio di comunità, dimostrando come anche in contesti diversi, il gioco possa unire le persone.
Man mano che questi progetti prendono vita nei prossimi mesi, con monitoraggio attento sul loro impatto sociale, è inevitabile chiedersi: e se questa iniziativa fosse solo l’inizio di un movimento più ampio? In un’epoca dominata dal digitale, iniziative come “Strade in gioco” ricordano quanto sia essenziale preservare spazi per l’interazione umana, aiutando le nuove generazioni a crescere in armonia con il loro territorio.