Cronaca
Fico: Bagnoli come grande opportunità per ridare spiaggia e mare alla comunità napoletana
Bagnoli, la scommessa verde per Napoli: da simbolo di degrado a paradiso costiero, con Fico e Manfredi in prima fila #Bagnoli #Napoli #RinascitaUrbana
Napoli, con il suo mare spesso dimenticato tra storia e caos urbano, vede in Bagnoli un’opportunità di rinascita che unisce passato industriale e futuro sostenibile. Immaginate un quartiere intrappolato per decenni nel ricordo di fabbriche arrugginite, ora pronto a spalancare le sue spiagge ai cittadini affamati di spazi aperti e respiro marino.
Cosa è successo
Proprio in questi giorni, il presidente della Regione Campania, Roberto Fico, ha espresso tutto il suo sostegno al progetto di riqualificazione. Durante un incontro con i giornalisti, a margine della sua proclamazione, Fico ha dipinto Bagnoli come un pilastro del suo mandato. “Bagnoli è la nostra grande scommessa per il futuro, si sta lavorando molto, il sindaco Manfredi, anche da Commissario, sta accelerando tutte le opere e sono d’accordo con lui quando dice che dobbiamo restituire la spiaggia e il mare ai cittadini”. Un’affermazione che riecheggia come un’onda tra le strade di Napoli, segnando la rimozione del pontile centrale dell’ex Italsider – un gesto simbolico, quasi catartico, che avvia la bonifica e la valorizzazione dell’area.
Questo intervento non è solo tecnico: arriva in un momento di tensioni passate, come quelle tra l’ex governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Manfredi, legate proprio alla bonifica di Bagnoli. Ora, con l’America’s Cup in vista per il 2027, Fico sottolinea l’impegno di Manfredi. “Sta accelerando la realizzazione delle opere – ha spiegato – e condivido tutto quello che dice. Dobbiamo restituire la spiaggia e il mare ai cittadini”. È un passo concreto verso la trasformazione di un’area Sin (Sito di Interesse Nazionale) da relitto industriale a spazio vivibile.
Perché riguarda la città
Per Napoli, una metropoli che lotta con il suo rapporto conflittuale tra urbanizzazione e natura, Bagnoli rappresenta più di un progetto: è un riflesso della resilienza locale. Qui, dove il Vesuvio domina l’orizzonte e il mare è un bene prezioso, la riqualificazione significa ridare fiato a comunità stanche di promesse non mantenute. Immaginiamo famiglie napoletane che, invece di evitare queste coste per il degrado, potrebbero presto passeggiare su spiagge pulite, magari organizzando picnic o eventi culturali. È un’opportunità per innescare un’economia locale, creando posti di lavoro e attrazioni che vadano oltre il turismo elitario, integrando i quartieri vicini come Coroglio in un tessuto urbano più coeso.
La reazione dei cittadini
I napoletani, con il loro spirito critico e l’attaccamento viscerale alla città, osservano questi sviluppi con un misto di scetticismo e speranza. Molti ricordano le battaglie passate contro l’inquinamento, e ora vedono in Fico e Manfredi degli alleati. Sui social e nei caffè, si discute di come questa rinascita potrebbe finalmente spezzare il ciclo di abbandono, offrendo ai più giovani spazi per ricreazione e agli anziani un pezzo di mare da raccontare. È una vittoria umana, che porta con sé la promessa di una Napoli più inclusiva e vivibile.
Alla fine, mentre Bagnoli emerge dal suo passato ombroso, la vera scommessa è se questa trasformazione saprà coinvolgere tutti i cittadini, rendendo il mare non solo un simbolo, ma un diritto quotidiano per la comunità napoletana.