Cronaca
Clementino raggiunge un traguardo di carriera con vent’anni di successi al Palapartenope
#Clementino infiamma Napoli: Il gran finale del Live Tour 2025 tra energia e radici urbane!
Immaginate la vivace Napoli di fine anno, con le sue strade affollate e l’aria frizzante che porta echi di festività: proprio qui, al Palapartenope, la sera del 28 dicembre, una folla appassionata si è riunita per abbracciare il ritorno di Clementino, trasformando un semplice concerto nell’apice vibrante del suo Live Tour 2025. Non era solo uno spettacolo, ma un tributo carico di emozione a vent’anni di carriera, dove il rap si fondeva con il cantautorato e performance sceniche innovative, rivelando l’artista come uno showman completo che sa catturare l’essenza della sua città.
Mentre le luci si accendevano, il pubblico – in un delirio contagioso – ha vissuto ogni nota come se fosse parte di una grande famiglia napoletana. Clementino, noto come “Iena White”, ha navigato attraverso i brani del suo ultimo album, “Grande Anima” (sotto Epic Records Italy/Sony Music Italy), un progetto intimo e riflessivo che mescola spiritualità, testi profondi e melodie avvolgenti. Sul palco, questi pezzi prendevano vita con arrangiamenti potenti, grazie a una band eccezionale che elevava ogni momento, ricordandoci come la musica possa essere un ponte tra l’anima personale e quella collettiva di una comunità urbana sempre in movimento.
Ma ciò che ha reso questa serata indimenticabile è stata la sfilata di ospiti che hanno condiviso il riflettore con Clementino: Gigi D’Alessio, Rocco Hunt, i Negrita, Settembre e Ugo Crepa. Queste collaborazioni, tanto attese dai fan, hanno creato scambi elettrizzanti, dimostrando la versatilità dell’artista napoletano nel dialogare con diversi generi e generazioni – un piccolo specchio di come Napoli, con la sua ricca trama sociale, ispiri connessioni autentiche e durature.
Dietro le quinte dello show c’era una formazione di talento: Pj Gionson alle consolle, Greg Rega alle voci, Francesco Varchetta alla batteria, Raffaele Salapete alla chitarra, Silvestro Saccomanno alle tastiere, Luigi “Calmo” Ferrara al basso, Saverio Giuliano al sax e Stella Manfredi al violino, con i breaker Gino Rota e Salvatore Deflow più quattro ballerini a infondere dinamismo. Insieme, hanno dato forma a uno spettacolo che non era solo musica, ma un vero e proprio flusso di energia, dove ogni elemento raccontava una storia di passione e creatività, evidenziando l’impatto di tali eventi nel rafforzare il tessuto sociale della città.
Per Clementino, però, questa non era solo l’ultima tappa del tour: era un ritorno alle origini, un cerchio che si chiudeva tra le vie che lo hanno visto crescere, in un anno segnato da successi in musica, album e televisione. E mentre lo show si dispiegava con precisione e cuore, “Rapper Showman” emergeva come una voce genuina e innovativa, capace di evolvere senza perdere le radici – un sottile promemoria di quanto la cultura locale possa nutrire l’arte e ispirare chi la vive.
Alla fine, eventi come questo ci fanno riflettere su come la musica non sia solo intrattenimento, ma un filo che lega le persone al loro territorio, celebrando storie che risuonano ben oltre il palco.