Cronaca
Centenaria sottoposta a intervento al seno a Napoli: la sfida clinica che ha sorpreso i medici della città
Una centenaria napoletana sfida il cancro al seno e vince: la storia di forza che sta conquistando tutti! #Napoli #Resilienza #Salute
In una città come Napoli, dove la vita quotidiana è un mix di caos e calore umano, la storia di una donna di 102 anni operata con successo per un carcinoma mammario al Cardarelli non è solo un trionfo medico, ma un simbolo di speranza che rispecchia lo spirito indomito della comunità locale.
Cosa è successo
Immaginate una nonnina napoletana, lucida e determinata nonostante l’età avanzata, che affronta un tumore al seno con una lesione ulcerata e sanguinante che non le dava pace. Trasportata al Cardarelli, uno degli ospedali simbolo di Napoli, è stata sottoposta a un intervento chirurgico dopo una valutazione approfondita da parte di un’équipe multidisciplinare. L’operazione, considerata ad alto rischio per la sua età, si è conclusa senza complicazioni: la paziente ha lasciato l’ospedale lo stesso giorno, mostrando un recupero che ha sorpreso tutti e dimostrato l’eccellenza della medicina partenopea.
Perché riguarda la città
Napoli, con la sua storia di contrasti tra antiche tradizioni e sfide moderne, vede nel Cardarelli un pilastro del sistema sanitario. Questa Breast Unit, certificata EUSOMA, esegue ogni anno circa 600 interventi al seno, di cui 400 per neoplasie, grazie al lavoro integrato di oncologi, diagnostici e chirurghi. È un esempio di come, in un territorio spesso alle prese con risorse limitate, la collaborazione tra specialisti – come quelli dell’Oncologia e della Diagnostica Senologica – possa fare la differenza, offrendo supporto e consapevolezza alle pazienti in un contesto urbano dove la famiglia e la comunità giocano un ruolo centrale nella guarigione.
“Non capita spesso di affrontare una sfida clinica così straordinaria”, spiega Martino Trunfio, direttore della Chirurgia senologica. “La paziente era vigile, in ottime condizioni generali, e ha affrontato l’operazione senza complicazioni, lasciando l’ospedale la stessa sera, con un recupero sorprendente”.
“L’età anagrafica non deve essere una barriera. Grazie a competenza, coordinamento e una struttura di livello nazionale, possiamo garantire cure di qualità anche ai pazienti più fragili e longevi”, afferma il direttore generale del Cardarelli, Antonio D’Amore. Queste parole riecheggiano la realtà di una Napoli che, nonostante le difficoltà, sa valorizzare l’umanità nelle cure mediche, ricordandoci come la scienza non sia solo tecnica, ma anche empatia verso chi ha vissuto una vita intera in questa vibrante città.
La reazione dei cittadini
Questa vicenda ha toccato il cuore dei napoletani, che vedono nella resilienza di questa donna un riflesso delle proprie battaglie quotidiane contro le avversità. Non è solo una notizia medica, ma un invito a riflettere su come la tenacia locale possa ispirare cambiamenti, rafforzando il legame tra salute pubblica e comunità in un territorio dove ogni storia personale diventa patrimonio collettivo.
Alla fine, questa storia ci ricorda che a Napoli, tra le strade affollate e i vicoli storici, la vera forza risiede nell’unire tradizione e innovazione, dimostrando che l’età non è un limite, ma un capitolo di speranza ancora da scrivere.