Cronaca
Campania gains new Council President with Massimiliano Manfredi’s election
L’era post-De Luca è partita a Napoli: una nuova era di unità politica per la Campania #Napoli #CampaniaPolitica
Immaginate l’aula del Consiglio regionale della Campania, dove l’aria è carica di aspettative e un sottile senso di cambiamento, mentre i rappresentanti si riuniscono in una Napoli sempre vibrante, tra il caos del traffico e il pulsare della vita quotidiana. Questa mattina, con la seduta d’insediamento della XII legislatura, ha preso ufficialmente il via l’era che segue l’uscita di scena di Vincenzo De Luca, segnando un momento di coesione per la nuova maggioranza.
Fernando Errico, il consigliere anziano di Forza Italia, ha presieduto i primi passi di questa riunione, guidando l’assemblea verso l’elezione che tutti attendevano. Al centro della scena, Massimiliano Manfredi, un 52enne originario di San Paolo Belsito e fratello del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è emerso come figura unificante. Con 41 voti su 51, il suo consenso ha riflesso non solo la forza della coalizione che sostiene il nuovo Presidente della Regione, Roberto Fico, ma anche un desiderio diffuso di stabilità in una regione che affronta sfide quotidiane, dai trasporti alle opportunità per i giovani.
I risultati del voto hanno proceduto senza grandi colpi di scena, eppure hanno raccontato una storia più ampia: 41 preferenze per Manfredi, 6 schede bianche che forse esprimevano cautela, 2 nulle – tra cui una che evocava nostalgicamente il nome dell’ex governatore De Luca, ora assente – e un voto ciascuno per Luca Trapanese e Lucia Fortini. Questi numeri, semplici su carta, rivelano le dinamiche sotterranee di una comunità politica dove le alleanze si intrecciano con le memorie del passato, offrendo un’occhiata su come la Campania stia navigando verso il futuro.
Subito dopo, Manfredi ha condiviso le sue priorità, guardando già oltre, verso Palazzo Santa Lucia. “Il presidente Fico sta lavorando per la definizione della giunta che, per la prima volta, avrà un imprimatur politico molto importante rispetto a quelle degli anni precedenti”, ha dichiarato, sottolineando un approccio collaborativo che promette discontinuità con gli esecutivi passati. E con un tocco di ottimismo, ha aggiunto: “C’è piena sintonia. L’obiettivo è velocizzare la macchina amministrativa; abbiamo scadenze urgenti, a partire dalla legge di bilancio che è slittata e che rappresenta la nostra priorità assoluta per garantire i servizi ai cittadini“. Queste parole, pronunciate a margine della seduta, trasmettono un impegno concreto per accelerare i processi, in un contesto dove ogni ritardo può pesare sulle famiglie e sulle imprese locali.
Questa elezione rafforza un legame strategico tra Regione e Comune di Napoli, con Manfredi al timone del Consiglio e suo fratello Gaetano alla guida della città, creando un coordinamento che potrebbe trasformare la gestione di fondi come il PNRR e le grandi infrastrutture. È un segnale che, in una Campania spesso divisa, questa unione potrebbe portare benefici tangibili, dalle strade migliorate alle opportunità economiche, riflettendo come le scelte politiche tocchino davvero la vita quotidiana delle persone.
Mentre la regione guarda avanti, è chiaro che questo nuovo capitolo non è solo una transizione, ma un’opportunità per costruire ponti tra istituzioni e comunità, ricordandoci quanto il destino di Napoli e della Campania sia intrecciato con le storie di chi ci vive.