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Cronaca

Al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare, pazienti in attesa affrontano sale affollate e lunghi tempi per le consulenze

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Al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare, pazienti in attesa affrontano sale affollate e lunghi tempi per le consulenze

Affollamento al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare: ore di attesa e disagi per i napoletani in una giornata qualunque. #SanitàInCrisi #NapoliVera

Immaginate di entrare in una sala d’attesa già al limite, dove ogni sedia è occupata, le file si allungano fino alla porta e l’aria è carica di tensione: è questa la scena che si ripete al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare a Napoli, come catturata in un video recente che ha acceso i riflettori su una realtà quotidiana per tanti cittadini. In una città vivace e sempre in movimento come Napoli, dove il sistema sanitario è da anni sotto pressione, questa situazione non è solo un fastidio, ma un problema che colpisce al cuore la comunità, obbligando le persone a confrontarsi con attese estenuanti che sfiorano le sei ore.

Nel video, girato pochi giorni fa, si vedono pazienti stanchi e ansiosi: alcuni in piedi, altri su sedie a rotelle, tutti immersi in un’atmosfera di disagio palpabile. L’autore delle riprese racconta come l’attesa per una semplice consulenza medica sia partita intorno alle 13:30 e si sia protratta ben oltre le 18:20, trasformando una giornata normale in un calvario. Tra le immagini, spiccano storie personali che toccano il cuore, come quella di un uomo con una gamba gonfia e presumibilmente fratturata, costretto a rimanere lì per ore senza sollievo, o di una donna che è svenuta per la stanchezza, sorretta fortunatamente dal personale presente. È un promemoria vivido di come questi ritardi non solo rallentino le vite delle persone, ma incidano sul tessuto sociale, lasciando un segno di frustrazione in una comunità che si affida a questi servizi per la propria sicurezza.

Tuttavia, come sottolinea chi ha condiviso il video, il vero nodo non sta negli operatori – che lavorano instancabilmente in condizioni difficili – bensì in una carenza strutturale che si manifesta troppo spesso. È proprio questo aspetto a suscitare riflessioni su quanto la sanità pubblica a Napoli debba evolversi per rispondere alle esigenze reali: una mancanza di risorse che non è solo un dato statistico, ma un elemento che influisce sul benessere quotidiano dei cittadini.

In risposta a tutto ciò, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso la sua preoccupazione con parole chiare: «Non è accettabile che in uno dei principali ospedali della città i cittadini siano costretti ad attese interminabili in condizioni di forte disagio». Lui punta il dito sul cuore del problema: «Il problema è evidente: manca personale. Medici, infermieri e operatori sanitari lavorano sotto pressione, spesso in numero insufficiente rispetto all’afflusso di pazienti». E conclude con un appello pragmatico: «È necessario intervenire subito — assumendo nuovo personale e scorrendo tutte le graduatorie dei concorsi già svolti, senza ulteriori rinvii. La sanità pubblica va difesa con i fatti, garantendo cure tempestive e dignitose e tutelando sia i cittadini sia gli operatori sanitari».

Questa vicenda, al di là dei dettagli, invita a riflettere su come le sfide della sanità locale non siano solo questioni amministrative, ma aspetti umani che riguardano tutti noi, spingendoci a considerare l’urgenza di un cambiamento per rendere la vita in città più supportata e dignitosa.

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