Cronaca
A Ponticelli, Francesco Ricci noto specialista del pezzotto rientra in carcere tra le preoccupazioni locali
Francesco Ricci, l’esperto del pezzotto, è di nuovo dietro le sbarre a Napoli: un capitolo che si chiude nella lotta al mercato illegale. #Napoli #GiustiziaPeriferie
Immaginate una mattina qualunque nel vivace quartiere di Ponticelli, dove le strade affollate raccontano storie di vita quotidiana mischiate a ombre di illegalità. Qui, tra i vicoli della periferia orientale di Napoli, Francesco Ricci ha visto la sua routine interrotta dall’arrivo improvviso degli agenti della Squadra Mobile. Con un provvedimento firmato dalla Procura della Repubblica il 9 dicembre 2025, l’uomo è stato arrestato per espiare una pena complessiva di 5 anni e 2 mesi, legata a reati di contraffazione e ricettazione che hanno alimentato il mercato nero per anni.
La scena si è svolta senza drammi: Ricci, un napoletano radicato in questa comunità, non ha opposto resistenza mentre gli agenti lo accompagnavano per le formalità burocratiche. Presto, le porte del carcere di Poggioreale si sono chiuse alle sue spalle, segnando la fine di una lunga vicenda giudiziaria. Ponticelli, con i suoi mercati vivaci e le sfide sociali, è un territorio dove il “pezzotto” – il commercio illegale di dispositivi e trasmissioni pirata – ha prosperato, offrendo guadagni facili ma lasciando ferite nella tessuto urbano. Questo arresto, parte di un’operazione più ampia della Polizia di Stato, ricorda come tali attività non siano solo crimini isolati, ma minaccino la coesione della comunità, sottraendo risorse e opportunità ai residenti onesti.
Guardando oltre, è impossibile non riflettere su quanto questi interventi servano da deterrente in quartieri come Ponticelli, dove la criminalità diffusa si intreccia con la vita quotidiana. Ogni arresto, come quello di Ricci, è un piccolo passo verso una maggiore sicurezza, anche se il cammino per sradicare questi problemi resta lungo e complesso, toccando il cuore delle disuguaglianze sociali di Napoli.