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Cronaca

A Pomigliano, la vigilia di Natale lascia un altro ferito da spari vaganti

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A Pomigliano, la vigilia di Natale lascia un altro ferito da spari vaganti

Un pomeriggio di festa a Pomigliano d’Arco macchiato da proiettili vaganti: due innocenti feriti nella vigilia di Natale. #Pomigliano #SicurezzaCittadina

Immaginate una tipica vigilia di Natale in una piazza affollata di una città come Pomigliano d’Arco, dove l’aria è piena di luci festose e voci allegre, ma improvvisamente tutto cambia per colpa di un gesto sconsiderato. Proprio in quel contesto urbano, dove le famiglie si riuniscono per celebrare, un uomo di 47 anni stava passeggiando tranquillamente con la sua compagna in piazza Giovanni Leone, intorno alle 19:30 del 24 dicembre, quando un proiettile vagante di piccolo calibro lo ha colpito al gluteo, trasformando un momento di gioia in un ricordo angosciante.

Non era un episodio isolato: poche ore prima, in un’altra area della città come piazza Castello, un bambino di 7 anni era stato sfiorato da un proiettile simile mentre giocava con i suoi genitori, un evento che ha scosso l’intera comunità, evidenziando quanto i pericoli nascosti nelle strade possano colpire chiunque, specialmente i più vulnerabili. L’uomo ferito, nonostante il dolore, ha atteso fino al giorno successivo per recarsi al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dove i Carabinieri, allertati dal 112, hanno iniziato gli accertamenti; per fortuna, le sue condizioni non sono gravi e non c’è pericolo di vita, eppure questo non cancella l’impatto emotivo su di lui e sui suoi cari.

Mentre i militari dell’Arma setacciano le immagini delle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, nelle zone colpite, per capire se i due casi siano legati alla stessa arma o agli stessi responsabili, non possiamo ignorare come questi incidenti riflettano un problema più ampio nella società locale: l’uso disinvolto delle armi da fuoco, spesso visto come un simbolo di potere, che mette a repentaglio la sicurezza quotidiana delle persone innocenti e ricorda quanto sia fragile l’equilibrio tra festa e pericolo nelle nostre città.

In fondo, storie come queste ci spingono a riflettere su come proteggere meglio il tessuto sociale delle nostre comunità, affinché i momenti di gioia non siano interrotti da ombre tanto inaspettate.

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