Cronaca
A Pomigliano d’Arco, commercianti uniti in una marcia contro il racket: un messaggio di solidarietà per tutti
Pomigliano sfida il racket natalizio con passi di solidarietà: una comunità che lotta per la legalità. #Antiracket #Campania #NoAlPizzo
Immaginate le strade di Pomigliano d’Arco, addobbate con le luci festose del Natale, ma cariche di una tensione sottotraccia: qui, tra i negozi affollati e le famiglie di passaggio, la lotta contro il racket e l’usura non si ferma nemmeno durante le vacanze. È proprio in questi giorni, quando le pressioni estorsive diventano più insistenti, che la Federazione Antiracket e Usura Campania (FAI) organizza le sue passeggiate di solidarietà, unendo commercianti e cittadini in un cammino simbolico verso la libertà.
Questa volta, la marcia è partita di venerdì mattina, dopo aver toccato quartieri come Porta Capuana e Secondigliano, portando con sé un’onda di coraggio. Mentre il gruppo avanzava tra le vie affollate, due nuovi negozianti hanno deciso di unirsi alla rete, svelando le loro inseghe come un gesto pubblico di ribellione. È un momento che trasmette speranza, un promemoria che ogni attività che rifiuta il pizzo rafforza il tessuto sociale di una comunità stanca di vivere nell’ombra del crimine.
L’atmosfera era palpabile, con il vice sindaco Domenico Leone, il presidente nazionale FAI Luigi Ferrucci e il responsabile locale Salvatore Cantone che marciavano fianco a fianco ai commercianti, circondati da una forte presenza di forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Il loro sostegno non era solo simbolico; raffigurava lo Stato come un alleato concreto, capace di spezzare l’isolamento che spesso avvolge le vittime. E in mezzo a tutto questo, riecheggiava un messaggio potente: “Non siete più soli”, uno slogan che risuona come un’àncora per chi osa denunciare, trasformando un atto individuale in un movimento collettivo.
Queste passeggiate non sono solo eventi; sono un ponte verso la solidarietà, un modo per mostrare che denunciare non significa isolarsi, ma entrare in una rete protetta e condivisa. In un contesto urbano come quello di Pomigliano, dove il tessuto commerciale è vitale per l’economia locale, iniziative del genere ricordano quanto l’unione possa arginare l’influenza delle organizzazioni criminali, offrendo una via d’uscita illuminata dalla fiducia reciproca.
Alla fine della giornata, resta l’idea che, in tempi incerti come le festività, la vera forza di una comunità sta nel farsi avanti insieme, costruendo un futuro più sicuro passo dopo passo.