Cronaca
A Napoli, l’albero di Natale evoca un cantiere: 87 nomi per onorare le vittime sul lavoro
A Napoli, un albero di Natale atipico in via Toledo trasforma la festa in un tributo alle 87 vittime sul lavoro nel 2025, ricordando che ogni luce spenta è una vita persa. #SicurezzaSulLavoro #Napoli
Immaginate di passeggiare per le affollate vie di Napoli durante le feste, tra luci scintillanti e profumi di street food, quando improvvisamente in via Toledo vi fermate di fronte a un albero di Natale che non emana gioia, ma un silenzio carico di significato. Quest’anno, la Fillea Cgil ha scelto di rinunciare alle tradizionali decorazioni luminose e ghirlande, optando per un’installazione sobria e potente: l'”Albero delle vite cadute”, un simbolo che porta con sé i nomi di 87 persone, lavoratori che sono usciti di casa per un turno e non sono più tornati.
La struttura stessa dell’albero evoca il mondo dei cantieri, con ponteggi metallici, gru e escavatori che si intrecciano come rami, e tra essi caschetti protettivi e cartelli sulle norme di sicurezza che pendono come moniti. Ogni pallina, anziché portare colori festosi, recita il nome di un operaio scomparso, trasformando un’icona natalizia in un narratore silenzioso delle tragedie quotidiane. È un tocco umano in un contesto urbano vibrante, dove la città di Napoli, con il suo mix di energia e sfide sociali, si ferma a riflettere su quanto il lavoro possa essere pericoloso, specialmente in un anno che ha esposto le fragilità della comunità.
Questo albero non è solo un oggetto; è un bilancio di un anno segnato da perdite, dove l’edilizia, insieme ad agricoltura e logistica, rimane uno dei settori più a rischio. «Con questa iniziativa vogliamo riconfermare il nostro impegno quotidiano per la diffusione della cultura della sicurezza», ha dichiarato Vincenzo Maio, segretario generale della Fillea Campania, durante la cerimonia di accensione, con un tono che mescola determinazione e malinconia. Queste parole riecheggiano tra la folla, invitando a una riflessione: in una regione come la Campania, dove il lavoro è linfa vitale per tante famiglie, ogni incidente è una ferita collettiva che potrebbe essere evitata.
E proprio per evidenziare le cause più comuni, l’albero adotta la forma di un ponteggio, non per caso. «Abbiamo scelto il ponteggio perché rappresenta la casistica più ricorrente nelle statistiche infortunistiche», ha spiegato Maio, ricordando gli sforzi del sindacato nell’anno passato, come la creazione di cartoon educativi per sensibilizzare sui pericoli di elettrocuzione e asfissia. È un modo sottile per integrare consapevolezza in un momento di festa, offrendo una prospettiva che va oltre le statistiche, e che invita i passanti a considerare come la sicurezza nei cantieri non sia solo un dovere, ma un atto di umanità.
Mentre l’installazione resterà esposta per tutto il periodo festivo, trasformando un simbolo di allegria in un presidio di memoria, ci si domanda come questa semplice opera possa spingere la comunità a dialogare di più sui diritti dei lavoratori. In fondo, è un invito a non dimenticare che dietro ogni numero c’è una storia, e che nel tessuto sociale di Napoli, la lotta per una vita sicura è un passo verso un futuro più solidale.