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Cronaca

A Napoli, la comunità saluta Davide Tizzano, il campione due volte d’oro olimpico e leader della Federcanottaggio

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A Napoli, la comunità saluta Davide Tizzano, il campione due volte d’oro olimpico e leader della Federcanottaggio

Addio a Davide Tizzano, il due volte campione olimpico che ha navigato tra successi e servizio allo sport, lasciando un’eredità indelebile a Napoli e oltre. #Canottaggio #Napoli #Olimpiadi

Immaginate una giornata grigia a Napoli, dove il rumore delle onde del golfo si mescola al silenzio improvviso che avvolge la città: è qui, nella sua casa, che Davide Tizzano ha chiuso gli occhi per sempre, a 57 anni, dopo una lunga battaglia contro una malattia che non ha mai piegato il suo spirito indomito. La notizia ha rapidamente echeggiato tra le strade affollate e i circoli sportivi della Campania, ricordando a tutti quanto un singolo uomo possa intrecciare la propria vita con quella della comunità, trasformando vittorie personali in un patrimonio condiviso.

Davide non era solo un nome, ma un simbolo vivente di determinazione: due volte campione olimpico, aveva conquistato l’oro a Seul nel 1988 nel quattro di coppia e ad Atlanta nel 1996 nel doppio, grazie a quella “straordinaria forza e tempra” che lo definiva. La sua passione per l’acqua si estendeva oltre il canottaggio, toccando la vela con partecipazioni emozionanti alla Coppa America – un trionfo nella Louis Vuitton Cup del 1992 a San Diego accanto a Paul Cayard, e un ruolo chiave con Mascalzone Latino nel 2007 a Valencia – esperienze che lo legavano al mare come a un vecchio compagno di avventure, riflettendo come lo sport possa unire culture e oceani in un unico respiro.

Ma Tizzano non si è limitato a remare verso i traguardi; ha navigato verso ruoli di guida, dedicando gli ultimi anni a plasmare il futuro dello sport in Italia. Dal 2001 al 2012, come presidente del Comitato Regionale della Campania, ha sostenuto atleti locali, poi come vicepresidente e consigliere federale, fino alla sua nomina a presidente della Federazione Italiana Canottaggio nel novembre 2024. Da quel 2014, aveva diretto il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” di Formia, un luogo dove sogni olimpici prendevano forma, e dal 2021 presiedeva la Confederazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, estendendo il suo impegno a un palcoscenico globale. È una di quelle storie che fa riflettere: come un campione possa evolversi in mentore, lasciando un’impronta duratura su un tessuto sociale dove lo sport è più di un gioco, è un collante per le comunità.

La Federazione Italiana Canottaggio ha diffuso una nota carica di emozione, dove “Il Consiglio Federale, commosso… si stringe attorno alla famiglia del Presidente e amico Davide in questo momento di grandissima tristezza e piange la perdita di una figura straordinaria che tanto ha contribuito alla crescita del Canottaggio italiano e dello sport nazionale e internazionale”. Parole che risuonano come un tributo sincero, sottolineando come la sua scomparsa lasci un vuoto non solo nel mondo dello sport, ma nelle vite di chi lo ha ammirato. Accanto a lui, la moglie Roberta e i figli Rosanna, Vittoria e Giuseppe Leone trovano conforto in quel messaggio della federazione: “La sua luce non si spegnerà mai e guiderà per sempre i suoi figli”, un pensiero che trasmette speranza in mezzo al dolore, ricordando quanto l’eredità di una persona possa illuminare il cammino di altri.

I funerali si terranno domani, martedì 30 dicembre, alle 17, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Napoli, un momento in cui la città si riunirà per onorare non solo un atleta, ma un pilastro della comunità. In tempi come questi, ci si ferma a pensare a come figure come Tizzano arricchiscano il nostro territorio, intrecciando successi sportivi con un senso più profondo di unità e ispirazione per le generazioni future.

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