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Cronaca

A Napoli, la comunità respira dopo l’arresto del pusher nella baracca di corso Mianella

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A Napoli, la comunità respira dopo l’arresto del pusher nella baracca di corso Mianella

In una Napoli plasmata da lotte quotidiane, la polizia irrompe contro lo spaccio a Corso Mianella: un anziano in manette. #Napoli #Antidroga

Immaginate le strade vivaci e caotiche di Corso Mianella, un quartiere napoletano dove il brusio della vita urbana si mescola con le ombre di un problema radicato: lo spaccio di droga. Qui, ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato hanno trasformato una routine di sorveglianza in un intervento decisivo, colpendo al cuore di una baracca sospetta che da tempo attirava un andirivieni inquietante.

È stato un momento di tensione palpabile, con il personale del Commissariato Scampia che ha osservato e agito con precisione. Al centro della scena, Pasquale Russo, un 66enne napoletano con un passato già segnato da guai con la legge, è stato sorpreso in flagrante mentre distribuiva sostanze illecite, confermando i timori su un giro di spaccio che avvelena la comunità. In quell’istante, sotto il sole pomeridiano, gli agenti hanno visto non solo un reato, ma un pezzo di una lotta più ampia per la sicurezza delle strade, dove ogni famiglia aspetta un po’ di respiro.

Con mosse rapide e coordinate, i poliziotti hanno fermato l’uomo e proceduto a una perquisizione che ha rivelato un piccolo arsenale nascosto: 20 involucri di cocaina (per un peso complessivo di circa 7 grammi), 10 bustine di marijuana (circa 17 grammi), e sei pezzi di hashish (circa 13 grammi). Queste dosi, pronte per il mercato delle strade, non erano solo merce, ma un promemoria della fragilità del tessuto sociale, dove il commercio illecito erode la quotidianità e alimenta incertezze.

Questa operazione, condotta con l’impegno che ogni quartiere come Corso Mianella merita, ha portato all’arresto immediato di Russo, ora affidato all’Autorità Giudiziaria. È una piccola vittoria in un contesto urbano complesso, dove la persistenza delle forze dell’ordine rispecchia l’aspirazione di una comunità stanca, ma resiliente, a reclamare le sue vie per una vita più serena.

Alla fine, storie come questa invitano a riflettere su quanto il crimine tocchi da vicino le persone, spingendo tutti a sostenere un impegno costante per un territorio più sicuro e unito.

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