Cronaca
A Napoli, il salvataggio di polpi troppo piccoli dal commercio illegale aiuta la comunità a proteggere la natura locale.
A Napoli, il Natale del mare: da mercato nero a libertà, 35 polpi salvati per un futuro più azzurro! #SalvaIlMediterraneo #NaturaProtetta
Immaginate le strade acciottolate di Napoli che brillano sotto le luci natalizie, con l’aria satura dell’aroma di pesce fresco che invade i mercati: è qui, tra la frenesia delle feste, che si intrecciano tradizioni familiari e un allarme silenzioso per il Mar Mediterraneo. Mentre le famiglie riempiono le tavole di crostacei e cefalopodi, la pesca illegale e lo sfruttamento eccessivo lasciano ferite profonde, trasformando le acque in un campo di battaglia invisibile.
Al Parco Sommerso di Gaiola, un angolo di paradiso urbano protetto, l’iniziativa “A Natale Riportiamoli A Mare” ha portato un raggio di speranza. Immaginate un gruppo di volontari, con i volti segnati dall’impegno, che si muove tra le pescherie della città: hanno acquistato 35 polpi vivi, tutti sotto la taglia consentita, per restituire loro la libertà nelle acque sicure di Gaiola. Questi animali, con pesi tra i 200 e i 700 grammi, erano stati catturati in violazione del Regolamento UE 1241/2019, sottraendo al mare creature immature e vulnerabili.
Il gesto è stato più di un semplice atto di salvataggio; ha catturato l’essenza di una comunità che lotta per il suo territorio. “Questi esemplari non avevano nemmeno raggiunto la maturità sessuale”, spiega un portavoce del Parco, sottolineando come la pesca prematura priva le specie di riproduttori essenziali, accelerando il rischio di estinzione. Norme come queste spesso vengono ignorate nei mercati affollati, dove la corsa al profitto natalizio alimenta un commercio illegale da milioni di euro, lasciando i venditori e i consumatori a un bivio morale.
La giornata non si è limitata alla liberazione: i partecipanti, riuniti in un’atmosfera di riflessione condivisa, hanno guardato il documentario premio Oscar “My Octopus Teacher”, che rivela l’incredibile intelligenza dei polpi e ci invita a considerare il fragile equilibrio degli ecosistemi marini. È un momento che fa riflettere, come se il mare stesso stesse sussurrando un avvertimento attraverso le onde.
Questa azione fa parte della campagna più ampia “Anche a Natale, io non ALIMENTO la pesca di FRODO”, che offre un decalogo per i consumatori consapevoli: controllare le taglie minime, preferire prodotti certificati e boicottare quelli sospetti. In Campania, dove il mare è una risorsa vitale per l’economia locale, tali episodi evidenziano una crisi cronica, con le Aree Marine Protette che diventano paradossalmente obiettivo di bracconieri durante il picco delle feste, quando le vendite di polpo aumentano del 30-50%.
Alla fine, mentre le autorità intensificano i controlli, è il consumatore a poter fare la differenza, scegliendo opzioni sostenibili per contrastare crimini ambientali che toccano tutti noi. Questo Natale, forse, ci ricorda che proteggere il mare significa salvaguardare un po’ del nostro futuro comune.