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Cronaca

A Napoli, il progetto futurista di Manfredi urta contro il caos del traffico: i tassisti in protesta

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A Napoli, il progetto futurista di Manfredi urta contro il caos del traffico: i tassisti in protesta

A Napoli, il sogno futurista del sindaco si scontra con il caos del traffico quotidiano, alimentando la rabbia dei tassisti. #NapoliTraffico #CittàSostenibile #SindacoManfredi

In una città come Napoli, dove il Vesuvio domina l’orizzonte e le strade pulsano di vita caotica, il divario tra visioni ambiziose e realtà quotidiana è più evidente che mai. Immaginate una “Napoli Futurista” con piazze pedonali e aria pulita, promossa dal sindaco Gaetano Manfredi, che invece si scontra con l’inferno di clacson e smog che intrappola migliaia di persone ogni giorno.

Cosa è successo

Il Comitato Tassisti di Base è tornato in prima linea, lanciando un duro attacco ai piani di pedonalizzazione radicale del centro storico. Questi tassisti, che navigano le strade napoletane per ore, vedono i progetti del sindaco come sogni irrealizzabili senza affrontare prima il traffico cronico. Nel loro comunicato, non risparmiano critiche alle carenze nella sicurezza stradale e all’assenza di un “piano traffico organico”, accusando l’amministrazione di ignorare i problemi reali che paralizzano la città.

Perché riguarda la città

Napoli, con il suo cuore antico e il suo flusso incessante di turisti, rischia di soffocare sotto il peso del progresso mal gestito. I tassisti non sono solo autisti, ma testimoni quotidiani di una mobilità urbana in crisi. Pensate alle strade affollate di Piazza Municipio, trasformate in labirinti da cantieri decennali, o alle Ztl che, come ai tempi del sindaco de Magistris, finiscono per essere “colabrodo”. Questa lotta non è nuova: da anni, i tassisti combattono contro la concorrenza sleale degli abusivi e delle app globali, difendendo non solo il loro lavoro, ma l’anima di una città che vive di movimento.

La reazione dei cittadini

Il malcontento si diffonde ben oltre i tassisti. I commercianti del centro storico, come riportato da fonti locali come il TG3 Campania, lamentano che il turismo “sold-out” sta rendendo impossibile raggiungere le loro attività, intrappolati in code interminabili. È un grido umano da una Napoli che ama la sua vitalità, ma non può più sopportare l’immobilismo. I tassisti, con il loro invito per “misure tempestive e concrete”, chiedono di essere ascoltati come esperti, non come avversari, per trasformare la visione futurista in qualcosa di tangibile e inclusivo.

Alla fine, mentre il Vesuvio osserva impassibile, questa battaglia contro il traffico ci ricorda che una città come Napoli non può volare verso il futuro senza curare le sue ferite presenti. I piani ambiziosi devono radicarsi nella realtà quotidiana, o resteranno solo echi nel caos delle strade.

Fonte

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