Cronaca
A Massa Lubrense, la spiaggia di Nerano libera da 9 strutture abusive
Sulle coste di Massa Lubrense, un’operazione per salvaguardare il mare e il paesaggio costiero: #ProteggiamoLeSpiagge #TorreAnnunziata
Immaginate una mattina luminosa lungo la costa di Massa Lubrense, dove il mare di Nerano, noto come Marina del Cantone, si estende tranquillo sotto un cielo che ricorda l’anima vivace di questa comunità affacciata sul Golfo di Napoli. Qui, tra le onde che lambiscono la riva e le rocce che custodiscono un paesaggio di inestimabile bellezza, si è svolta un’operazione meticolosa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e, a livello più ampio, dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli. Non si tratta solo di un controllo routinario, ma di un passo concreto per tutelare un patrimonio condiviso, quello del demanio marittimo, che da luglio a dicembre 2025 ha visto una serie di verifiche simili, tutte mosse dalla necessità di preservare la qualità delle acque e l’ambiente circostante.
Con il supporto dei militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e della Guardia di Finanza della Compagnia di Massa Lubrense, affiancati dall’Ufficio Comunale competente, le squadre hanno setacciato attentamente il tratto di costa. Si respirava un’aria di determinazione mista a malinconia: la bellezza di questi luoghi, spesso meta di turisti e locali che cercano rifugio dal caos urbano, è minacciata da abusi che sottraggono spazi pubblici. L’attenzione si è concentrata proprio su Nerano, dove il contrasto tra il fascino naturale e le strutture non autorizzate emergeva con chiarezza, invitando a una riflessione su come i gesti individuali possano influenzare l’equilibrio di un’intera comunità.
Alla fine delle verifiche, sono state sottoposte a sequestro 9 strutture balneari e/o ristorative: 5 stabilimenti balneari e 4 ristoranti. Queste non erano più operative, ma continuavano a occupare abusivamente il demanio marittimo, per una superficie di circa 566 metri quadrati, senza essere state rimosse come da disposizioni dei titoli concessori del Comune di Massa Lubrense. È un esempio di come, al termine della stagione balneare, piccole negligenze possano trasformarsi in problemi più grandi, sottraendo ai residenti e ai visitatori lo spazio per godere liberamente di queste coste preziose.
I 10 soggetti responsabili sono stati deferiti a piede libero alla Procura di Torre Annunziata, per aver violato norme fondamentali come gli articoli 54 e 1161 del codice della navigazione e il decreto legislativo n. 42/2004, che proteggono i beni culturali e paesaggistici di un’area dal valore ambientale incontestabile. In momenti come questi, non possiamo fare a meno di considerare quanto l’impegno per queste regole aiuti a mantenere viva l’identità di luoghi come Massa Lubrense, dove il mare non è solo una risorsa economica, ma un legame emotivo con la terra.
La Procura di Torre Annunziata ha ribadito che queste attività continueranno nei prossimi mesi, in collaborazione con le Forze dell’Ordine locali, per assicurare un uso corretto del demanio marittimo. È un impegno che va oltre il mero controllo: rafforza il senso di comunità, ricordandoci che proteggere queste coste significa salvaguardare non solo l’ambiente, ma anche il futuro di chi vive e ama questi luoghi, in un equilibrio delicato tra rispetto e responsabilità.