Cronaca
A Giugliano, un rogo di rifiuti a Santa Patena spinge i Forestali a sequestrare un vasto fondo agricolo, tutelando la comunità locale
Un fondo agricolo a Giugliano sequestrato per rifiuti tossici: l’allarme per la salute della comunità locale #Giugliano #AmbienteInPericolo
Immaginate una mattina tranquilla nell’agro di Giugliano in Campania, dove i campi di Santa Patena raccontano storie di terra fertile e vita rurale, ma ora segnati da un’ombra inquietante. È qui che i Carabinieri Forestale di Marcianise sono intervenuti, scoprendo un fondo agricolo trasformato in un deposito improvvisato e pericoloso, dopo un incendio illecito di rifiuti che aveva già acceso l’allarme nella zona.
Durante il sopralluogo, l’aria ancora carica di un odore acre ha rivelato cumuli di rifiuti speciali, sia pericolosi che non, abbandonati senza alcuna protezione: canaline in polietilene danneggiate, imballaggi in plastica e confezioni di fitofarmaci scaduti, tra cui una che portava la chiara dicitura “velenoso”, esposti alle intemperie su un suolo nudo e vulnerabile. Questa scena non è solo un problema isolato, ma un riflesso delle sfide che affronta la periferia urbana, dove lo smaltimento illegale minaccia la quotidianità delle famiglie vicine, esponendole a rischi invisibili ma reali.
Il contesto sociale di Giugliano, con le sue comunità radicate nella tradizione agricola, si trova ora a fare i conti con un pericolo concreto: la vicinanza di questi materiali facilmente infiammabili al sito dell’incendio precedente aumentava il rischio di nuovi roghi, potenzialmente letali per l’ambiente circostante. Con l’aiuto dell’Ufficio Tecnico del Comune, i militari hanno identificato il proprietario del terreno e proceduto al sequestro preventivo di oltre 4.100 metri quadrati di fondo agricolo, inclusi i rifiuti, ipotizzando una gestione illecita che mescola stoccaggio non autorizzato e combustione proibita.
Mentre le indagini continuano per smascherare i responsabili, è impossibile non riflettere su come questi episodi colpiscano il tessuto della comunità: roghi di rifiuti, specialmente plastici, rilasciano diossine e furani, sostanze tossiche che si accumulano nella catena alimentare, ricordandoci quanto sia fragile l’equilibrio tra progresso e salvaguardia del territorio. In una zona come questa, dove la terra nutre generazioni, eventi del genere non sono solo cronaca, ma un campanello d’allarme per tutti noi.