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Cronaca

A Caserta, un 18enne accusato di tentata violenza sessuale ottiene condanna solo per violenza privata

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A Caserta, un 18enne accusato di tentata violenza sessuale ottiene condanna solo per violenza privata

La movida notturna di Caserta finisce in aula: un giovane assolto parzialmente, tra ombre e luci della giustizia. #Caserta #Movida #Giustizia

Immaginate le strade vivaci di Caserta di sera, quando la movida prende vita con risate, musica e la folla di giovani che si riversa nei locali, un ritratto comune di un territorio dove il divertimento si mescola alle sfide quotidiane della comunità. Proprio in quel contesto, nel novembre 2023, una serata apparentemente spensierata si è trasformata in un’indagine che ha coinvolto un ragazzo di 18 anni di origine nordafricana, accusato inizialmente di tentata violenza sessuale contro due giovani donne. La storia, però, ha preso una piega inaspettata.

Le vie affollate, illuminate dai lampioni e dal chiacchiericcio della notte, hanno visto l’intervento rapido della polizia della Questura di Caserta, allertata da una chiamata disperata. Una giovane donna ha denunciato di essere stata avvicinata con un tentativo di contatto fisico, e poco dopo una seconda ha raccontato un episodio simile, indicando un giovane con le stesse descrizioni. Gli agenti, tra la confusione della folla in movimento, sono riusciti a rintracciare e arrestare il sospettato, che è stato poi trasferito in carcere prima a Santa Maria Capua Vetere e in seguito ad Ariano Irpino. Da lì, la sua situazione si è evoluta verso arresti domiciliari e l’obbligo di presentarsi quotidianamente, riflettendo come questi eventi possano sconvolgere vite ordinarie in un batter d’occhio.

Il processo, avviato nel 2024, ha portato alla luce testimonianze contrastanti: quelle delle due donne coinvolte, degli agenti e di altri testimoni, creando un dibattito intenso in aula. La difesa, curata dall’avvocato Angelo Librace, ha sottolineato con forza le contraddizioni nei racconti e il fatto che l’imputato fosse incensurato, una persona non nota alle forze dell’ordine fino a quel momento. La sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere segna un importante giro di boa nel processo che ha visto coinvolto un giovane di 18 anni, accusato di tentata violenza sessuale durante la movida di Caserta; la riqualificazione dell’accusa in violenza privata cambia radicalmente la percezione. In ultima istanza, il Tribunale ha assolto il ragazzo da uno dei capi d’accusa e, per l’altro, ha riqualificato il reato in violenza privata ai sensi dell’articolo 610 del codice penale, condannandolo a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale.

Mentre la Procura aveva inizialmente richiesto una pena severa di sei anni, il verdetto ha rappresentato un compromesso che riecheggia le complessità del sistema giudiziario, dove fatti e interpretazioni si intrecciano. È una vicenda che non solo chiude un capitolo per il giovane coinvolto, ma che fa riflettere sulla movida casertana come specchio di una comunità in bilico tra svago e vulnerabilità sociale, dove ogni episodio può lasciare un segno duraturo sulle persone e sul territorio.

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