Cronaca
A Casavatore, ladri e fiamme sconvolgono un bar nella notte del piazzale
Fumo nero e fiamme avvolgono Casavatore nelle feste, un segnale inquietante della criminalità che stringe la morsa #Casavatore #Camorra #Sicurezza
Immaginate una serata di dicembre a Casavatore, quando le strade illuminate dalle luci natalizie si trasformano improvvisamente in un teatro di caos: fiamme alte e densi sbuffi di fumo nero si levano da un bar-tabacchi nel cuore dell’area mercatale, diffondendo panico tra i residenti che corrono fuori dalle case, con il cuore in gola, preoccupati per la propria sicurezza in un quartiere già segnato da tensioni crescenti.
Solo pochi giorni prima, in via Domenico Morelli, un tentativo di furto clamoroso aveva colpito un negozio di telefonia con la spaccata, un episodio che aveva lasciato tutti con un senso di vulnerabilità. Ora, questo bar-tabacchi – un luogo familiare dove la comunità si riunisce per un caffè o una sigaretta – è stato prima svuotato da ladri che hanno agito nel buio della notte, e poi devastato da un incendio che ha divorato il bancone e invaso il locale adiacente, riducendo tutto in cenere.
I vigili del fuoco sono arrivati sul posto con sirene urlanti, lottando contro le fiamme per riportare un po’ di normalità in una città che, durante le festività, dovrebbe vibrare di gioia ma invece è avvolta da un’atmosfera di paura. Le indagini, affidate ai poliziotti del commissariato di Afragola, puntano a chiarire le cause del rogo, ma è chiaro che questi episodi non sono isolati: dopo un’apparente pausa, la criminalità è tornata con forza, alimentata dalle nuove leve del clan Ferone, una costola degli Amato-Pagano che puntano soprattutto al controllo delle piazze di spaccio, un business dai profitti enormi che continua a incendiare le guerre di camorra nella provincia.
In questo contesto urbano, dove il tessuto sociale si sfilaccia sotto il peso dell’omertà, le forze dell’ordine affrontano una battaglia quotidiana, ostacolate da un muro di silenzio che protegge i colpevoli e lascia la comunità in balia degli eventi. Luoghi come via Palizzi e Piazza XXX Luglio, un tempo vivaci e animati, ora attirano figure sinistre che operano nell’ombra, erodendo il senso di sicurezza e alimentando una tensione palpabile tra i cittadini, che si chiedono quanto ancora possano resistere prima che la normalità prevalga.
Questa escalation di violenze durante le feste non fa che evidenziare quanto la criminalità sia intrecciata alle vite quotidiane, un promemoria che le storie di Casavatore sono specchio di una lotta più ampia per il territorio e la dignità della comunità.