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Cronaca

A Benevento, frode al reddito di cittadinanza e all’assegno di inclusione: denunciate 55 persone per appropriazione indebita di fondi pubblici.

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A Benevento, frode al reddito di cittadinanza e all’assegno di inclusione: denunciate 55 persone per appropriazione indebita di fondi pubblici.

A Benevento, la Guardia di Finanza sgama 55 furbetti che hanno spillato oltre 560.000 euro dal Reddito di Cittadinanza e dall’Assegno di Inclusione! #Benevento #Antifrode #GiustiziaSociale

Nelle vie antiche e vivaci di Benevento, dove la comunità lotta ancora con le cicatrici della pandemia e le sfide economiche, un’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla luce un capitolo amaro di inganni. Qui, in una città che conosce bene la fatica di arrivare a fine mese, 55 persone hanno abusato di sussidi pensati per i più vulnerabili, trasformando un aiuto pubblico in un affare personale.

Cosa è successo

Dall’inizio del 2025, i finanzieri del Gruppo di Benevento e delle Tenenze di Montesarchio e Solopaca hanno setacciato centinaia di posizioni, scoprendo frodi per un totale di oltre 560.000 euro. Dichiarazioni dei redditi farlocche, omissioni di variazioni patrimoniali, documenti falsi: questi i trucchi principali usati dai denunciati per aggirare le regole. In alcuni casi, si trattava di autocertificazioni inventate dal nulla, in altri di silenzi su nuovi redditi o conviventi che avrebbero escluso il diritto al sussidio.

Perché riguarda la città

Benevento, con il suo tessuto sociale fatto di piccole imprese e famiglie che navigano tra disoccupazione e caro-vita, dipende da questi aiuti per sostenere chi ne ha davvero bisogno. Ma episodi come questo erodono la fiducia nel sistema, lasciando i veri bisognosi in coda e accentuando le disuguaglianze. Le indagini, coordinate dalla Procura locale, mostrano come i controlli incrociati tra Guardia di Finanza e INPS siano essenziali per proteggere risorse che, in una provincia come questa, potrebbero fare la differenza tra povertà e dignità.

La reazione dei cittadini

Tra i beneventani, che hanno visto la città evolversi tra eredità storiche e moderne difficoltà, c’è un misto di rabbia e rassegnazione. “Questi furbetti rubano ai più deboli”, si sente mormorare nei mercati e nei caffè, riflettendo un malcontento diffuso verso chi sfrutta le maglie larghe del welfare. L’INPS ha già revocato i benefici e avviato il recupero delle somme, con i 55 indagati ora a rischio di dover restituire ogni centesimo e affrontare le pene penali, un monito per chi pensa di approfittare del sistema.

Alla fine, questa operazione non è solo una vittoria contro le frodi, ma un richiamo per Benevento a difendere i suoi valori di comunità: ogni euro sottratto indebitamente è un colpo al cuore di chi, onestamente, cerca di ricostruire una vita dignitosa in questa terra ricca di storia e resilienza.

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