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Cronaca

Truffa colpisce anziana a Roma: due giovani da Napoli in manette a Termini, l’ennesimo allarme sicurezza in città.

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Truffa colpisce anziana a Roma: due giovani da Napoli in manette a Termini, l’ennesimo allarme sicurezza in città.

#TruffeAnzianeARoma: Quando i truffatori giocano sulla paura dei nonni romani, due giovani napoletani finiscono nei guai per un raggiro da manuale. #CronacaRoma #SicurezzaCittadina

Roma, una città che sa essere accogliente come un abbraccio, ma che troppo spesso si trasforma in trappola per i più vulnerabili, come gli anziani che la attraversano ogni giorno. Qui, dove il traffico è già un incubo reale, due giovani provenienti da Napoli hanno pensato bene di inventarsi incidenti stradali fasulli per spillare soldi e gioielli a chi ha già vissuto una vita intera. È un classico copione criminale, quello del finto agente di polizia che chiama terrorizzato per annunciare disastri immaginari, e stavolta ha portato dritto alla porta di un’ottantasettenne del nord della Capitale.

Le forze dell’ordine, con la Polizia Locale di Roma Capitale e il Commissariato Viminale in prima linea, hanno ricostruito una storia che fa riflettere su quanto sia sottile il confine tra fiducia e inganno in una metropoli come la nostra. Tutto è partito da una telefonata ben orchestrata: i truffatori sostenevano che un familiare della vittima fosse coinvolto in un grave incidente, bloccato dalle autorità, e che servissero soldi immediati per “risolvere” la situazione. È un meccanismo perfido, che sfrutta l’emotività e la solitudine di chi, come questa signora con difficoltà motorie, si affida al telefono per sentirsi connessa al mondo.

L’anziana, credendo disperatamente che il nipote fosse in pericolo, ha mandato la sua badante alla Stazione Termini – un hub caotico che tutti noi romani conosciamo bene, dove ogni giorno migliaia di persone si incrociano, ignare dei pericoli nascosti – per consegnare gioielli e contanti a uno dei due giovani. Questo incontro non è stato solo il culmine della truffa, ma anche il punto di svolta per le indagini, promosse dalla Procura della Repubblica di Roma. Come cronista del territorio, non posso fare a meno di pensare a quante storie simili sfuggono alla luce, in quartieri come Nomentano o Viminale, dove gli anziani sono il cuore pulsante della comunità ma anche i bersagli più facili.

Ora, per i due protagonisti di questa brutta pagina – un 18enne e un 23enne da Napoli – sono scattate le misure cautelari disposte dal Tribunale di Roma. Gli investigatori hanno lavorato in fretta, identificando il primo responsabile e risalendo al secondo, che operava direttamente dalla sua città. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha imposto l’obbligo di dimora nei loro comuni di residenza e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, misure eseguite con efficienza dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale nei pressi di Melito di Napoli e Casoria. Un piccolo sospiro di sollievo per noi qui a Roma, ma che non cancella la rabbia per come questi raggiri continuino a prosperare, aggravati dal fatto di aver mirato a una persona anziana.

Le indagini, naturalmente, non si fermano: gli inquirenti stanno setacciando altre denunce di truffe con lo stesso schema, verificando se questi due siano coinvolti in episodi analoghi o se ci siano complici ancora in ombra. È una rete che, purtroppo, si allarga ben oltre i confini della Capitale, colpendo l’hinterland romano e ricordandoci quanto questa piaga sociale sia radicata. Come qualcuno che vive e respira questa città ogni giorno, mi chiedo: quando smetteremo di vedere gli anziani come prede facili? Roma merita di più di questi inganni meschini, che minano la fiducia nel prossimo e mettono in luce le crepe del nostro tessuto sociale. Bisogna restare vigili, perché storie come questa non sono solo cronaca, ma un campanello d’allarme per tutti noi.

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