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Cronaca

Treviso, paradossale primato: sicura ma infestata da baby gang

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Treviso, paradossale primato: sicura ma infestata da baby gang

SicurezzaInPericolo: la provincia di Treviso, un territorio a due facce

La provincia di Treviso, nota per la sua tranquillità e bassa criminalità, nasconde un lato oscuro: è la “capitale italiana delle baby gang”. Secondo l’Indice della Criminalità 2025, Treviso è al 101° posto su 107 province per numero di reati denunciati, con appena 2.330,8 ogni 100mila abitanti. Tuttavia, il 9,5% delle persone denunciate o arrestate nella Marca aveva meno di 18 anni, quasi il doppio della media nazionale.

Il fenomeno delle baby gang è in crescita costante a livello nazionale, con un incremento del 30% tra il 2020 e il 2024. Treviso, con il suo tasso record, diventa il simbolo di un fenomeno che non riguarda più soltanto le periferie delle grandi città, ma si insinua anche nei centri medio-piccoli. Gli esperti parlano di un “corto circuito educativo”, aggravato da modelli comportamentali distorti, da una crescente alienazione digitale e da una carenza di spazi e reti di supporto per i più giovani.

La contraddizione è evidente: la provincia veneta resta una delle più sicure del Paese, ma allo stesso tempo mostra crepe profonde nel suo tessuto sociale. La vera sfida, ora, sarà capire come fermare questa deriva prima che l'”eccezione trevigiana” diventi un modello negativo per il resto del Paese. “La ribellione si traduce in violenza e delinquenza di gruppo”, un dato che accende i riflettori su un disagio giovanile sempre più evidente. “Un quarto delle rapine in strada e delle aggressioni vede coinvolti giovanissimi, spesso organizzati e sempre più violenti”, un fenomeno che non può essere ignorato. La provincia di Treviso deve affrontare questo problema con urgenza, per garantire un futuro sicuro e stabile per le nuove generazioni.

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