Cronaca
Serie A, gli arbitri per la 13ª giornata: Massa dirige Roma-Napoli, Collu Milan-Lazio – Sempre al centro delle discussioni.
#SerieA13aGiornata: Arbitri in campo per sfide roventi, ma quanta pressione sulle strisce nere? #CalcioItaliano #ArbitraggiSottoOsservazione
Come cronista locale che vive il palpitare del calcio italiano, non posso fare a meno di riflettere su come le designazioni arbitrali per la 13ª giornata della Serie A riflettano non solo le dinamiche del campionato, ma anche le sottili tensioni del nostro territorio. In un momento in cui le partite si trasformano in crocevia per sogni di vertice e battaglie per la salvezza, gli arbitri diventano i veri protagonisti invisibili – e talvolta contestati – di queste storie.
Prendiamo il big match tra Roma e Napoli, in programma domenica 30 novembre alle 20.45 allo stadio Olimpico. Il fischietto ligure avrà l’arduo compito di gestire la partita tra due squadre che lottano ai vertici della classifica e che spesso animano confronti intensi e tatticamente complessi. Qui, Davide Massa di Imperia si trova al centro di un palcoscenico rovente: da un lato, la Roma che lotta per riscattarsi in casa; dall’altro, il Napoli con le sue ambizioni da scudetto. Come giornalista del territorio, mi chiedo se un arbitro proveniente dal Nord-Ovest possa davvero rimanere immune dalle pressioni ambientali, in una partita che evoca le rivalità storiche del nostro Sud. Non è polemica gratuita, ma una riflessione realistica: questi appuntamenti ricordano quanto il calcio sia specchio delle nostre divisioni regionali, dove ogni fischio può accendere dibattiti nei bar o sui social.
Passando all’altro incontro di alto profilo, Milan-Lazio previsto sabato 29 novembre alle 20.45 al “Meazza”, l’incarico spetta a Giuseppe Collu di Cagliari. Un sardo in un tempio milanese: è una scelta che sa di equilibrio geografico, ma non sfugge al mio occhio critico. Il Milan, con le sue stelle, contro una Lazio sempre combattiva – qui, Collu dovrà navigare tra il fragore di San Siro e le tattiche serrate, in una giornata che potrebbe ribaltare le gerarchie. Nel nostro contesto locale, dove il calcio è intrecciato con l’orgoglio cittadino, mi domando se queste designazioni tengano conto delle sfumature culturali, o se finiscano per alimentare sospetti su presunte “simpatie” regionali.
Le altre gare, poi, raccontano una mappa quasi pittoresca del nostro Paese: Marchetti di Ostia Lido per Como-Sassuolo, Fabbri di Ravenna per Genoa-Verona, Piccinini di Forlì per Parma-Udinese, Crezzini di Siena per Juventus-Cagliari, Mariani di Aprilia per Lecce-Torino, Guida di Torre Annunziata per Pisa-Inter, Marcenaro di Genova per Atalanta-Fiorentina e Feliciani di Teramo per Bologna-Cremonese. Ognuna di queste scelte porta con sé un sapore locale. Ad esempio, Guida di Torre Annunziata su Pisa-Inter potrebbe richiamare echi di partite passate nel Mezzogiorno, dove l’arbitro deve bilanciare l’entusiasmo del pubblico con la precisione del gioco. È un misto di orgoglio e responsabilità: questi fischietti, spesso da province meno centrali, devono dimostrare che il calcio italiano è un affare nazionale, non solo di metropoli.
In fondo, queste designazioni non sono solo liste; sono un riflesso delle nostre comunità, dove il territorio influisce sul gioco più di quanto si ammetta. Come cronista immerso in queste dinamiche, vedo in ogni partita un’opportunità per unire o dividere, per celebrare il talento o contestare le regole. La 13ª giornata, con le sue sfide decisive, ci ricorda che il vero spettacolo è nel equilibrio tra fair play e passione – e speriamo che gli arbitri lo mantengano, per il bene del nostro amato campionato.
