Cronaca
Sanremo 2026: Carlo Conti scommette su 30 Big, con Napoli e Campania in primo piano all’Ariston – un segnale per le voci del Sud?
Sanremo 2026: La Campania Fa Boom Sul Palco Dell’Ariston!
Sorpresa a Sanremo 2026: 30 Big pronti a invadere l’Ariston, con la Campania che ruba la scena alla grande tradizione musicale italiana! #Sanremo2026 #CampaniaInGara #MusicaItaliana
È stato un annuncio che ha fatto tremare le onde radio, direttamente dal Tg1 delle 13:30 di domenica 30 novembre 2025: Carlo Conti, il direttore artistico della 76esima edizione del Festival di Sanremo, ha deciso di alzare l’asticella, estendendo la selezione da 26 a 30 concorrenti per l’evento in programma dal 24 al 28 febbraio 2026. Una mossa che sa di risposta alla ricchezza travolgente del panorama musicale italiano, e qui da noi, nel Sud, non possiamo fare a meno di vederci un segnale forte della vitalità delle nostre scene locali.
Come cronista che vive e respira le dinamiche del territorio, mi chiedo quanto questa scelta rifletta la voglia di Rai di non lasciare fuori talenti che stanno scuotendo le basi della musica nazionale. Conti ha motivato tutto con l’abbondanza di proposte di qualità, e le sue parole sono lì a dimostrarlo: “Ho ascoltato oltre 300 brani”, ha spiegato, evidenziando come il fiume di creatività italiana rendesse impossibile un taglio più severo. È un segnale che la musica non è più solo un affare di Roma o Milano; le periferie, come la nostra Campania, stanno premendo per un posto al sole, e finalmente qualcuno sta ascoltando.
Poi, arriva la nota di gratitudine, che sa di realismo misto a un po’ di rimpianto: “Ringrazio le case discografiche che mi hanno messo in difficoltà: 270 canzoni sono rimaste fuori, ma i 30 protagonisti scelti rappresentano al meglio l’evoluzione della nostra musica”. Qui, da Napoli, leggo tra le righe la storia di una discografia che sta evolvendo, con generi come il rap e la melodia partenopea che non sono più nicchie, ma forze centrali. È una vittoria per le strade affollate di Scampia o i vicoli di Posillipo, dove la musica nasce da esperienze reali e non da studi asettici.
E parlando di Campania, ecco la vera chicca: la nostra regione si presenta con una squadra eterogenea e potente, che unisce radici profonde alle novità più fresche. Al comando c’è Sal Da Vinci, il veterano che porta l’anima della tradizione napoletana sul palco, rivisitandola con un tocco moderno che ricorda come Napoli sia sempre stata un crocevia di suoni. Accanto a lui, Luchè rappresenta il peso dell’hip hop locale, quel rap crudo e narrativo che sta finalmente sfondando nel mainstream italiano – un’evoluzione che, da queste parti, vediamo come un passo necessario per dare voce alle storie delle periferie.
Non mancano le sorprese dalle nuove generazioni: il duo LDA e Aka 7even, entrambi emersi dai talent ma ormai solidi hitmaker, promette un brano che potrebbe diventare virale, catturando l’energia dei giovani napoletani che mixano melodie con ritmi urban. E per chiudere il cerchio, Samurai Jay porta l’onda del rap napoletano contemporaneo, pronto a sfidare il pubblico nazionale. Come locale, non posso non commentare quanto questa presenza campana sia un riflesso della nostra realtà: una regione che, tra difficoltà sociali e creatività esplosiva, sta dimostrando al resto d’Italia che la musica non è solo intrattenimento, ma un modo per raccontare le nostre lotte e i nostri sogni.
Conti, prima di scappare a Bologna per la finale dello Zecchino d’Oro, ha espresso una speranza che suona come un impegno: “Spero di aver scelto canzoni che resteranno nel tempo, proprio come accaduto lo scorso anno”. È un auspicio realistico, che da qui vediamo come un’opportunità per la Campania di lasciare un segno duraturo, trasformando Sanremo in una vetrina per la nostra identità. L’attesa ora è per “Sarà Sanremo”, in onda il 14 dicembre su Rai 1, dove finalmente scopriremo i titoli dei brani e potremo giudicare se questa edizione soddisferà le aspettative.
Ecco un’occhiata rapida alla lista completa dei 30 Big che calcheranno il palco: Tommaso Paradiso, Chiello, Serena Brancale, Fulminacci, Ditonellapiaga, Fedez & Marco Masini, Leo Gassmann, Sayf, Arisa, Tredici Pietro, Sal Da Vinci, Samurai Jay, Malika Ayane, Luchè, Raf, Bambole di pezza, Ermal Meta, Nayt, Elettra Lamborghini, Michele Bravi, J-Ax, Enrico Nigiotti, Maria Antonietta & Colombre, Francesco Renga, Mara Sattei, LDA & Aka 7even, Dargen D’Amico, Levante, Eddie Brock e Patty Pravo.
Nell’insieme, questa edizione di Sanremo sembra un ponte tra passato e futuro, con la Campania che non è più una comparsa, ma una protagonista. Sarà interessante vedere se queste scelte sapranno davvero catturare l’essenza del paese, o se finiranno per essere solo un’eco di mode passeggere. Qui da noi, teniamo gli occhi aperti.
