Cronaca
Posillipo, ennesimo cedimento al Parco Carelli: residenti in ansia e strada ostruita dal tufo, un campanello d’allarme per la manutenzione.
#AllarmeCrolloAPosillipo: Un altro cedimento nel cuore di Napoli mette in ginocchio la collina, con residenti in fuga dal tufo che invade le strade! #NapoliInPericolo #SicurezzaLocale
Qui a Napoli, dove le colline sembrano custodire segreti secolari ma spesso rivelano fragilità disarmante, un nuovo crollo ha colpito il quartiere di Posillipo, rammentandoci quanto il nostro territorio sia esposto ai rischi del maltempo. Proprio vicino all’ingresso del civico 23, una vecchia muratura di sostegno – di proprietà privata – ha improvvisamente ceduto, scaricando una valanga di detriti che ha invaso la strada sottostante. Come chi vive qui da anni sa bene, questi eventi non sono solo incidenti isolati: sono segnali di un’allerta cronica, dove l’incuria e le piogge torrenziali trasformano le nostre belle pendici in potenziali trappole.
I vicini del posto, già abituati alle bizze del paesaggio partenopeo, sono stati svegliati di soprassalto dal fragore del crollo, e in men che non si dica le foto dell’accaduto hanno invaso i social, specie Facebook, amplificando l’ansia in una comunità che si sente sempre più vulnerabile. Quel viale d’ingresso al Parco Carelli, ora ostruito da blocchi di tufo, ha trasformato un tranquillo percorso in un ostacolo improvviso, complicando il traffico e rendendo evidente quanto poco ci voglia per mandare in tilt la quotidianità.
Gli interventi non si sono fatti attendere: i Vigili del Fuoco sono intervenuti con urgenza per valutare la stabilità dell’area, chiudendo l’accesso carrabile al civico 23 mentre permettono un passaggio pedonale limitato. Via Parco Carelli resta percorribile, ma con quei disagi che tutti noi napoletani conosciamo fin troppo bene – code, deviazioni e un senso di incertezza che aleggia nell’aria. Dal canto suo, il Comune ha assicurato che i proprietari della struttura hanno già mobilitato una ditta specializzata per le opere di messa in sicurezza, un passo necessario prima di pensare a una ricostruzione che, speriamo, sia più solida di quanto non fosse l’originale. Ma, da un punto di vista locale, non posso fare a meno di riflettere su come questi episodi evidenzino un problema più profondo: la carenza di controlli regolari su mura e costoni in zone a rischio, dove l’acqua satura il terreno e la storia urbanistica della città non aiuta.
E non è finita qui: mentre Posillipo affronta questo duro colpo, anche Soccavo sta subendo le conseguenze del cattivo tempo, con smottamenti minori che hanno richiesto l’intervento delle autorità e la chiusura di alcune aree per precauzione. È un promemoria amaro per tutti noi che viviamo in questa città: il maltempo non discrimina, e spesso colpisce dove siamo già deboli.
In un comunicato ufficiale, l’Amministrazione comunale ha ribadito il suo impegno, sottolineando come la situazione sia sotto stretto monitoraggio. «Situazione monitorata, massima prudenza», e proseguendo: «Il materiale franato ha invaso parte del sottostante viale di ingresso al civico n. 23, rendendo necessario l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco, impegnati nella valutazione delle condizioni di sicurezza dell’area. […] La zona è presidiata dalla Protezione Civile comunale, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e monitorare l’evoluzione della situazione.» L’invito è chiaro – e direi urgente – per tutti i residenti: massima cautela, soprattutto con il terreno inzuppato d’acqua e le previsioni che non promettono nulla di buono.
Come cronista del territorio, non posso ignorare quanto questi eventi riflettano una Napoli resiliente ma esausta, dove la bellezza delle nostre colline si scontra con la necessità di interventi preventivi più decisi. È tempo di chiederci se stiamo facendo abbastanza per proteggere chi chiama questo posto casa.
