Cronaca
Pietrarsa celebra la tradizione: al via la settima edizione dei Mercatini di Natale locali
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Portici, un angolo di Campania che sa sempre come mescolare il suo ricco passato con il fascino delle feste, si anima oggi con il ritorno dei Mercatini di Natale al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Come un cronista del territorio che ha visto crescere questa manifestazione anno dopo anno, non posso fare a meno di notare come questo evento sia diventato un vero pilastro per la nostra comunità – un modo per riaccendere l’interesse verso un sito storico che, a volte, rischia di essere dimenticato tra il caos della vita quotidiana napoletana.
Organizzata dalla Fondazione FS Italiane, questa settima edizione trasforma l’area museale in un villaggio natalizio incantato, aperto fino al 6 gennaio 2026, offrendo un mix irresistibile di artigianato locale, sapori campani tradizionali e intrattenimento per tutte le età. È una di quelle iniziative che, da queste parti, non solo celebrano il Natale, ma anche ravvivano l’economia locale, attirando famiglie e turisti in un luogo che simboleggia l’evoluzione della nostra regione, dal vapore delle locomotive borboniche al trambusto festivo moderno.
L’atmosfera è quella che ci aspettiamo da un evento del genere: oltre 36.000 metri quadrati di spazi che si popolano di casette di legno decorate e illuminate da migliaia di luci colorate, con il Golfo di Napoli come sfondo mozzafiato. Gli artisti di strada e le street band portano allegria con le loro sfilate, concerti e balli lungo i viali, mentre i bambini possono vivere la magia recandosi alla Casa di Babbo Natale per scrivere la letterina o ammirare da vicino le locomotive storiche, quasi come se il Polar Express fosse atterrato qui. Da un punto di vista locale, è divertente vedere come questi elementi non facciano solo intrattenimento, ma ricordino quanto la nostra cultura popolare sappia intrecciarsi con il patrimonio industriale, offrendo un po’ di respiro in una città che spesso corre troppo veloce.
Per chi ha fame, l’offerta gastronomica è un omaggio ai sapori campani, con punti ristoro temporanei e i locali fissi delle Terrazze Pietrarsa – tra cui la Pizzeria, il Bistrot e il Caffè Bayard – che propongono prodotti tipici e prelibatezze stagionali. È un’occasione per riflettere su come il cibo, qui in Campania, non sia solo un’attrazione, ma un collante sociale, capace di unire generazioni intorno a un tavolo mentre si gode il panorama.
E non dimentichiamoci del cuore del sito: le visite al museo. Questa edizione permette di immergersi nella storia delle Ferrovie dello Stato, esplorando una collezione di 55 mezzi, tra locomotive a vapore, carrozze e “Littorine”, oltre al plastico “Trecentotreni” di 18 metri, custodito nei suggestivi padiglioni borbonici. Aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 22:00 (con ultimo ingresso alle 21:30), il museo chiude il lunedì e in date specifiche di dicembre come il 1, 9, 15, 24, 25 e 31. Per chi vuole approfondire, c’è la possibilità di prenotare visite guidate nei weekend e festivi alle 11:00, 12:30, 15:00 e 17:00 per un supplemento di 2,00 euro. Come qualcuno che conosce bene queste dinamiche, devo dire che è una chicca per i locali appassionati di storia, un modo per rivalutare un patrimonio che fa parte del nostro DNA campano, anche se a volte sottovalutato rispetto ad altre attrazioni turistiche.
Sul fronte pratico, l’accesso è pensato per essere inclusivo: il biglietto costa 1,00 euro per chi arriva con il treno storico “Pietrarsa Express” (andata e ritorno), o 6,00 euro per chi ha solo il biglietto di corsa singola. Tutti i dettagli su orari, prenotazioni e altro sono disponibili sul sito della Fondazione FS, tramite il numero 081.472003 o sulle loro pagine social. È un setup intelligente, che incoraggia l’uso dei trasporti pubblici e valorizza il legame tra il museo e la rete ferroviaria – un tocco realistico che, da un cronista del territorio, apprezzo per come promuove un turismo sostenibile in una zona come la nostra, dove il traffico è una lotta quotidiana.
In fondo, eventi come questi ricordano quanto Pietrarsa sia più di un semplice museo: è un riflesso della nostra identità campana, un ponte tra passato e presente che merita di essere celebrato. Che si tratti di famiglie in cerca di magia o di curiosi locali, questa edizione promette di lasciare un segno, rafforzando il ruolo di Portici come un gioiello nascosto nel Golfo di Napoli.