Cronaca
Omicidio Nappo, nuovo colpo alla famiglia: il fratello Antonio in manette per droga
AgguatoASanGiovanni: la verità emerge dalle ombre di Piazza Pace
Il caso dell’agguato mortale a Pasquale Nappo, il giovane operaio di 18 anni ucciso a Boscoreale, è finalmente sulla strada della verità. Le telecamere di videosorveglianza di Piazza Pace hanno fornito agli investigatori una ricostruzione dettagliata della dinamica dell’agguato, “un quadro abbastanza chiaro” delle ore drammatiche che hanno portato alla morte del giovane.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, sono a un punto di svolta. Dai primi risultati emerge che Pasquale Nappo non era il bersaglio diretto dell’agguato, ma si è trovato “sulla linea di fuoco”. I tre proiettili esplosi ad altezza d’uomo, infatti, sembrano essere stati sparati contro qualcun altro, forse uno degli adulti che accompagnavano il giovane operaio.
La serata che ha portato all’agguato era iniziata a Napoli, dove Pasquale Nappo e i suoi amici avevano partecipato a una festa di 18 anni. Tra loro c’erano anche “parenti e amici” del giovane, alcuni dei quali erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali. Il fratello di Pasquale, Antonio, era stato arrestato la scorsa estate per traffico di droga.
Le immagini delle telecamere mostrano i sicari che percorrono due volte la strada che costeggia Piazza Pace, prima di fare fuoco “contromano”. I caschi integrali e gli abiti scuri rendono difficile l’identificazione dei due assassini, ma gli investigatori sperano di trovare la moto utilizzata per l’agguato, “sicuramente rubata”, e di recuperare tracce e impronte dei due assassini.
Le indagini continuano, e la Procura di Torre Annunziata punta a scoprire “perché si è fatto fuoco l’altra notte in piazza Pace” e se l’obiettivo era Pasquale Nappo o qualcuno che era in sua compagnia. La comunità di Boscoreale è in attesa di giustizia per il giovane operaio ucciso, e gli investigatori lavorano senza sosta per portare alla luce la verità.
