Cronaca
Nola sferra un colpo al contrabbando: smantellata la fabbrica di sigarette illegali, tre arresti.
#SgominataLaFabbricaClandestinaDiSigaretteANola: Tre Arresti Per Un Colpo Duro Al Contrabbando Locale!
Nel cuore del Nolano, dove le strade conoscono troppo bene l’ombra dei traffici illeciti, la Guardia di Finanza di Napoli ha sferrato un intervento che fa tremare le basi del contrabbando internazionale. È un segnale chiaro che, qui da noi, la lotta alla criminalità organizzata non si ferma alle chiacchiere, ma colpisce duro dove fa più male: nei portafogli dei clan e nella salute della comunità.
Da tempo, la zona di Nola è vissuta come un crocevia di attività illegali, dove il contrabbando di tabacchi e la contraffazione di marchi non sono solo reati, ma una vera e propria piaga che erode il tessuto sociale. Ieri, 12 novembre 2025, i finanzieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza del GIP del Tribunale, mandando agli arresti domiciliari tre individui chiave di un sodalizio criminale. Questi non erano semplici comparse: ricoprivano un ruolo di primo piano all’interno del sodalizio, orchestrando operazioni che andavano ben oltre il traffico di sigarette, estendendosi alla produzione di beni falsi che inondavano il mercato nero.
Immaginatevi la nostra area, con le sue fabbriche legali che lottano per la sopravvivenza, costrette a competere con questi opifici nascosti, veri e propri laboratori del falso sparsi tra il territorio nazionale e l’estero. L’organizzazione aveva messo radici solide qui nel Nolano, sfruttando una rete logistica raffinata per muovere tabacchi e merci contraffatte con l’efficienza di un’azienda multinazionale. Come cronista che vive queste dinamiche giorno dopo giorno, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo fenomeno sia radicato: alimenta non solo profitti illeciti, ma anche disoccupazione e corruzione locale, sottraendo risorse a chi lavora onestamente.
Ma l’operazione non si è limitata a togliere di mezzo i capi. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e dalla DDA, hanno portato a sequestri che parlano da soli: quantitativi enormi di tabacco grezzo e sigarette, oltre a interi stabilimenti clandestini pronti a sfornare prodotti illegali. Parliamo di “Bionde” a Fiumi, un fiume di merci contraffatte che evadeva tasse e norme di sicurezza, mettendo a rischio la salute dei consumatori e le casse dello Stato. Questi sequestri milionari non sono solo numeri: sono un colpo al cuore di un’economia sommersa che, qui da noi, finanzia altre attività criminali e erode la fiducia nelle istituzioni.
In un territorio come il nostro, dove la camorra ha lasciato cicatrici profonde, azioni come queste della Guardia di Finanza e della DDA sono più di un’operazione di polizia – sono un passo verso la rinascita. Proteggono non solo il bilancio pubblico, ma anche le famiglie che subiscono gli effetti indiretti di questo business sporco, dai prezzi gonfiati ai rischi per la salute. È un reminder per tutti noi: il contrabbando non è un folklore locale, ma un nemico da sconfiggere con vigilanza e comunità unite. Qui a Nola, continuiamo a sperare che queste vittorie portino a un futuro più pulito, dove le vere opportunità non nascano dalle ombre.
