Cronaca
Nel Cilento, ancora furti alle auto in sosta: arrestate quattro persone della banda.
Furti auto in Cilento: Quando il turismo attrae anche i ladri, ecco i dettagli degli arresti! #CilentoSicuro #FurtiInCosta
Nel cuore del nostro amato Cilento, dove le spiagge dorate e i borghi storici attirano migliaia di visitatori ogni estate, i Carabinieri di Agropoli hanno messo fine a una serie di furti che stanno diventando un’ombra sempre più lunga sulla tranquillità del litorale. Come chi vive qui da anni, non posso fare a meno di riflettere su come questi episodi rivelino le fragilità di un territorio che cresce grazie al turismo, ma rischia di esserne sopraffatto dal piccolo crimine opportunistico. Non è solo una questione di numeri e indagini: è un campanello d’allarme per comunità come la nostra, dove l’economia locale dipende da vacanze sicure.
I militari della Compagnia di Agropoli hanno dato esecuzione a quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti individui, accusati di aver messo a segno ripetuti colpi su veicoli parcheggiati in zone balnearie. L’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania su impulso della Procura locale, ha previsto gli arresti domiciliari per due uomini e l’obbligo di firma per due donne, un mix che sottolinea come questi furti coinvolgano non solo i soliti “mascalzoni”, ma anche figure che potrebbero essere integrate nella vita quotidiana del territorio.
Le azioni della banda si sono concentrate nei primi mesi del 2025, colpendo località simbolo del nostro litorale come Ascea, Casal Velino, Capaccio-Paestum e Castellabate. Qui, dove le auto si fermano per una giornata al mare, i ladri hanno approfittato della distrazione tipica delle vacanze: infrangevano i finestrini e arraffavano tutto ciò che trovavano, dai portafogli ai beni personali, con un occhio particolare per denaro e carte di credito. In alcuni casi, è emerso che i malviventi hanno provato a usarle per prelevare contante agli ATM, senza però riuscirci – un dettaglio che, da locale, mi fa pensare a quanto la tecnologia bancaria ci protegga, ma anche a come questi tentativi rivelino una banda non proprio genio del crimine.
Non si tratta solo di furti isolati: le indagini hanno svelato anche il caso di un’auto rubata a Laureana Cilento e poi recuperata a Capaccio-Paestum, un episodio che evidenzia come questi criminali si spostino fluidamente nel nostro dedalo di strade costiere. Ancora più preoccupante è la gestione della refurtiva: pare che i vestiti e gli oggetti sottratti fossero rivenduti online attraverso un profilo social legato a uno degli indagati. Come cronista del posto, questo mi fa riflettere sul doppio volto del digitale nel Cilento – uno strumento che promuove le nostre bellezze, ma che può anche facilitare attività losche, alimentando un mercato nero che erode la fiducia nella nostra comunità.
Durante le perquisizioni, i Carabinieri sono riusciti a recuperare parte della merce rubata, restituendola ai proprietari e offrendo almeno un briciolo di giustizia in un contesto dove il danno va oltre l’oggetto perso. Le indagini continuano, con l’obiettivo di chiarire se ci siano altre responsabilità e se la banda abbia esteso i suoi colpi ad altri angoli della costa. In un territorio come il nostro, dove il turismo è linfa vitale, episodi del genere non sono solo cronaca: sono un invito a tutti noi – residenti, amministratori, forze dell’ordine – a rafforzare la rete di sicurezza, per garantire che il Cilento rimanga un paradiso e non un bersaglio facile.
