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Cronaca

Nel Casertano, nuova truffa online su biglietti concerti: due denunciati, un’allerta per i locali fans.

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Nel Casertano, nuova truffa online su biglietti concerti: due denunciati, un’allerta per i locali fans.

#TruffaBigliettiACasalmaggiore: Un giovane locale ci casca, e i truffatori campani la fanno franca per ora?

A Casalmaggiore, dove la comunità è stretta e tutti sembrano conoscersi, è incredibile come una semplice caccia a biglietti per un concerto possa trasformarsi in un incubo di raggiri online. Io, che scrivo da queste parti, vedo ogni giorno quanto la fiducia nel prossimo sia un’arma a doppio taglio, specialmente quando i social e le app di messaggistica diventano il terreno di caccia per i furbi. Questa storia, accaduta lo scorso maggio e venuta alla luce di recente, non è solo un avvertimento per i locali, ma un campanello d’allarme su come le truffe sfruttino la nostra passione per gli eventi, ingigantita dalle star di oggi.

Immaginatevi un nostro concittadino, un giovane di qui, che entra in un gruppo di vendita online tutto euforico per un concerto di un artista popolarissimo. L’offerta sembrava un affare: tre biglietti a un prezzo allettante. Ma, come spesso capita da queste parti, dove l’entusiasmo per la musica è alto e la diffidenza online è bassa, è scattato l’inganno. Il presunto venditore, con aria professionale, ha convinto la vittima a versare un primo pagamento di 375 euro, promettendo che i biglietti sarebbero arrivati presto. Poi, con una scusa banale su “problemi tecnici” per l’emissione, ha spremuto altri bonifici, portando il totale a 900 euro – e zero biglietti in mano.

Qui entriamo nel vero ginepraio, un intreccio di tranelli che fa riflettere su quanto siamo vulnerabili. Il truffatore ha convinto il nostro giovane a condividere i dati della sua carta Postepay, spacciandolo come un rimborso parziale. In realtà, era l’inizio di una catena: bonifici da sconosciuti iniziavano a riversarsi sulla carta, e il malcapitato veniva persuaso a girarli altrove, con storie di “debiti” o “accordi privati”. È stato solo quando questi mittenti misteriosi hanno contattato la vittima, lamentando le stesse perdite, che il quadro si è chiarito. Da cronista del territorio, mi chiedo: quante volte dobbiamo vedere questi schemi prima che impariamo a diffidare? In una zona come Casalmaggiore, dove la gente è abituata a stringere mani e fare affari faccia a faccia, l’anonimità del web è un nemico subdolo.

I Carabinieri della nostra stazione locale non hanno perso tempo: analizzando i flussi di denaro, gli IBAN e i numeri di telefono coinvolti, sono risaliti a due presunti responsabili, un 35enne e un 29enne della provincia di Caserta. Questi sono stati denunciati per truffa aggravata online e concorso nel reato, un passo che dà un po’ di sollievo ma non risolve il problema alla radice. Sapete, qui da noi, le indagini come questa mettono in luce quanto il confine tra Campania e Lombardia sia un’autostrada per i raggiri, con i criminali che sfruttano le zone di confine per spargere le loro reti.

E ora, l’appello che tutti noi giornalisti locali sentiamo di dover ribadire: le forze dell’ordine ci chiamano alla cautela nelle compravendite online. Diffidate delle occasioni troppo buone, controllate sempre chi c’è dall’altra parte e usate metodi di pagamento sicuri e tracciabili. Come dicevo prima, le truffe per biglietti di concerti sono in boom, spinte dalla frenesia dei social. “Dietro l’apparente semplicità di una trattativa – sottolineano gli investigatori – può nascondersi un raggiro ben organizzato. La prudenza resta la prima difesa”. In fondo, da queste parti, dovremmo sapere che non tutto ciò che brilla online è oro – e storie come questa ci ricordano di tenere gli occhi aperti, per non diventare la prossima vittima.

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