Cronaca
Napoli, tribunale triplica risarcimento per pedone investito: una severa lezione per TUA Assicurazione, che ignora troppo le vie locali.
Napoli, tra incidenti e ingiustizie: un risarcimento che finalmente premia la tenacia dei cittadini
A Napoli, dove le strade affollate e il caos quotidiano spesso mascherano pericoli reali, una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord manda un messaggio chiaro alle compagnie assicurative: non si può ridurre il dolore umano a semplici calcoli economici. Questa storia, che vede un pedone lottare per ottenere ciò che gli spetta dopo un investimento sulle strisce, rispecchia le dinamiche di un territorio dove la negligenza al volante e le valutazioni superficiali delle assicurazioni sono all’ordine del giorno. #Napoli #GiustiziaStradale #Risarcimenti
In una città come Napoli, dove il traffico impazzito e le strisce pedonali sono spesso ignorate, un uomo è stato travolto mentre attraversava regolarmente la strada, subendo conseguenze devastanti. La vicenda ha preso una svolta legale quando il Tribunale di Napoli Nord ha ordinato a TUA Assicurazione di versare un indennizzo di circa 150.000 euro, molto più di quanto inizialmente offerto. Questo verdetto non è solo una vittoria personale, ma un campanello d’allarme per tutti noi che viviamo qui, in un contesto dove gli incidenti stradali sono fin troppo comuni e le compagnie assicurative tendono a minimizzare i danni per contenere i costi.
All’inizio, la situazione sembrava ingiusta come tante altre storie che sentiamo nei quartieri: la vittima, dopo aver riportato fratture gravi agli arti inferiori e al bacino, è stata costretta a un lungo periodo di immobilità, perdendo la capacità di lavorare e affrontando ripercussioni pesanti sulla sua vita quotidiana e sulle finanze. TUA Assicurazione aveva valutato l’invalidità permanente al 15%, proponendo un risarcimento di appena 60.000 euro – una cifra che, per chi conosce le difficoltà economiche di Napoli, appare come una beffa, ignorando del tutto l’impatto reale su una persona già provata.
Grazie all’intervento dello Studio Associato Maior, rappresentato dagli avvocati Pierlorenzo Catalano, Michele Sorrentino e Filippo Castaldo, la questione è arrivata in tribunale. Qui, una perizia medica disposta dal giudice ha rivisto l’invalidità al 25%, tenendo conto della vera gravità delle ferite e delle conseguenze a lungo termine. Questo ha permesso di coprire non solo il danno biologico, ma anche le perdite economiche derivanti dalla sospensione del lavoro e le spese mediche accumulate. Come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo caso evidenzi un problema sistemico: troppe volte, a Napoli, le vittime di incidenti si arrendono alle prime offerte, accettando meno di quanto meritano, per la paura o la stanchezza di una battaglia legale. Eppure, storie come questa dimostrano che lottare paga, e che la giustizia può ancora fare la differenza in una società dove il traffico caotico e la disattenzione mettono a rischio la vita di tutti.
“Il Tribunale ha riconosciuto ciò che la compagnia assicurativa aveva negato – dichiarano gli Avvocati Catalano, Sorrentino e Castaldo – Questo caso ricorda che dietro le pratiche risarcitorie non ci sono cifre astratte, ma persone e vite spezzate dalla negligenza altrui. La valutazione del danno deve essere seria, trasparente e rispettosa della dignità umana”.
Lo Studio Maior, con questa vittoria, invia un segnale forte alla comunità napoletana: non è il momento di accettare passivamente le proposte iniziali delle assicurazioni. Come chi vive e respira queste strade ogni giorno, vedo in questo verdetto un’opportunità per riflettere sul valore della solidarietà e della perseveranza. In un contesto locale segnato da incidenti frequenti e da una burocrazia che a volte sembra ostile, questa sentenza non beneficia solo la vittima, ma rafforza l’idea che la tutela dei diritti individuali contribuisce al benessere collettivo. “La tutela della persona è il cuore del nostro lavoro. Quando la giustizia riconosce il valore reale della sofferenza, non vince solo la vittima: ne trae beneficio l’intera collettività”.
Alla fine, questa storia è un promemoria per Napoli: tra il rumore del traffico e le sfide quotidiane, la vera giustizia emerge quando le istituzioni e i professionisti difendono chi è stato ferito, ricordandoci che ogni risarcimento è, prima di tutto, un atto di rispetto per la vita umana.
