Cronaca
Napoli, tra Piazza Dante e Bellini: la movida è un caos senza freni, come denunciano i residenti locali.
#AllarmeMovidaNapoli: Piazza Dante e Bellini, un caos che sta rovinando il cuore della città
La movida napoletana, con le sue strade brulicanti e i locali pieni di vita, è un simbolo della nostra città, ma a Piazza Dante e Piazza Bellini la situazione è diventata “intollerabile e totalmente fuori controllo”, come denunciato da un residente che non ne può più di questo clima di paura quotidiano. Da mesi, in quest’area centrale, gruppi di persone agiscono con una rapidità impressionante, derubando passanti di telefoni, portafogli e altri beni, sia di giorno che di notte. I colpi sono fulminei: un avvicinamento rapido, una distrazione ben studiata e poi la fuga, lasciando le vittime – per lo più turisti o giovani che frequentano i bar e i locali – a realizzare il danno solo dopo.
Come cronista che gira queste strade da anni, vedo come questo non sia solo un problema di criminalità, ma un sintomo di come il centro storico stia perdendo il suo equilibrio. La denuncia arriva da un lettore, che descrive un senso di abbandono diffuso tra residenti, commercianti e visitatori: “I furti sono continui, aggressivi e portati avanti con una sicurezza impressionante, come se sapessero di poter agire senza alcun rischio”. E aggiunge, con una frustrazione che risuona familiare a chi vive qui: “La gente cammina tranquilla e, all’improvviso, si ritrova senza telefono o senza portafogli. Non è più una semplice segnalazione: è un allarme”.
La vera emergenza è la mancanza di sicurezza percepita in zona, con controlli delle forze dell’ordine che sembrano sporadici rispetto alla folla che invade le vie tra Piazza Dante, Port’Alba e le traverse vicine ogni sera. Questi gruppi, spesso giovani organizzati con ruoli precisi – chi osserva, chi colpisce, chi copre la ritirata – operano come se avessero il via libera, dando l’impressione di una rete ben oliata. Non è una novità per Napoli, dove la movida porta energia ma anche rischi: il mix di alcol, degrado urbano e affollamento crea un terreno fertile per questi reati, trasformando luoghi di cultura e incontro in potenziali trappole.
Da locale, mi chiedo come possiamo permettere che aree così iconiche, cuore della vita notturna e studentesca, scivolino verso una “zona rossa” per chi ci abita o ci passa. È ironico, se ci pensate: questi posti, con i loro caffè storici e le serate animate, attirano proprio quel turismo e quelle famiglie che rendono Napoli viva, eppure li stiamo perdendo a causa di un’inerzia che normalizza l’illegalità. L’appello dei cittadini e dei commercianti è chiaro e urgente: servono pattuglie fisse, un coordinamento reale tra forze dell’ordine e Comune, illuminazione adeguata e una videosorveglianza che funzioni davvero. Non possiamo arrenderci alla logica del “è sempre stato così” – Napoli merita di meglio.
Alla fine, la movida è una risorsa per la città, un motore economico e sociale, ma senza un intervento deciso rischia di diventare solo un incubo. È tempo di riportare Piazza Dante e Piazza Bellini al loro ruolo di spazi di incontro e cultura, prima che la paura scoraggi chi le rende speciali.