Cronaca
Napoli, tassisti all’attacco del comune: “Traffico e incuria rendono la città invivibile, basta indifferenza”.
#NapoliSottoAssedio: Il Caos del Traffico Mette in Ginocchio la Città, con i Tassisti in Prima Linea
Napoli, la mia città, dove il traffico non è solo un inghippo quotidiano ma un vero e proprio incubo che ci strangola, sta assistendo a un’esplosione di rabbia da parte di chi la vive ogni giorno sulle strade. Come cronista locale, non posso fare a meno di notare come questo problema non sia solo un fastidio passeggero, ma un sintomo profondo di una gestione urbana che arranca, lasciando noi cittadini a destregiarci tra ingorghi e pericoli, mentre l’aria si infetta e la pazienza scarseggia.
È proprio dai tassisti, quei lavoratori instancabili che conoscono ogni scorciatoia e buco di Napoli, che arriva una denuncia accorata e meritata. I rappresentanti di SITAN/ATN e Unimpresa/Mobilità, Pasquale Ottaviano e Raffaele Serpico, con un comunicato del 12 novembre, hanno rimesso al centro dell’attenzione l’emergenza mobilità che paralizza il capoluogo campano. Non è una novità per noi qui: le strade sono diventate un campo di battaglia, dove ogni giorno si combatte contro un sistema che sembra incapace di reagire.
Il bersaglio principale è l’amministrazione comunale, e in particolare l’assessore ai trasporti Cosenza, descritto dai tassisti come “incapace di implementare un piano traffico, di garantire sicurezza ai cittadini e di restituire ordine e decoro al centro storico”. Da locale che osserva da anni queste dinamiche, mi chiedo quanto ancora possiamo tollerare. Cosenza e la sua squadra non hanno mosso un dito per limitare il traffico privato o affrontare l’inquinamento, con i livelli di polveri sottili che superano i limiti da tempo. Almeno, come suggeriscono i tassisti, potrebbero introdurre delle semplici giornate ecologiche con divieto di circolazione – una misura basilaria che pare ignorata, lasciando la città a soffocare.
Le ripercussioni sono evidenti e drammatiche: il “degrado inarrestabile” che tutti vediamo, aggravato da incidenti come quello recente in cui una quattordicenne è stata travolta da una moto a Fuorigrotta. E non dimentichiamo i “cantieri eternamente aperti” che trasformano le strade in “percorsi di guerra”, rendendo il traffico un “elemento ostativo strutturale” non solo per i taxi, ma anche per i mezzi pubblici, bloccati nello stesso pantano. Come napoletano, vivo questa realtà tutti i giorni: i cantieri non finiscono mai, e intanto il commercio locale soffre, i turisti scappano e noi ci chiediamo se qualcuno in Comune stia davvero guardando.
Peggio ancora, la denuncia si allarga al fatto che “In città entrano tutti, anche gli euro 0”, un’apertura irresponsibile che aggrava l’inquinamento e la congestione. Mi unisco alla domanda dei sindacalisti: la Giunta e i consiglieri comunali “non vedano ciò che accade ogni giorno sotto i loro occhi, o fingano di non vedere per calcolo politico, insipienza, ignavia”? È una critica che risuona forte tra la gente comune, perché qui a Napoli non è solo questione di traffico, è di salute, di sicurezza e di dignità per chi ci lavora.
L’appello dei tassisti è chiaro e urgente: una “bonifica dal traffico urbano”, attraverso un piano moderno e allineato alle norme europee sulla mobilità sostenibile. Ignorare tutto questo, come ammoniscono Ottaviano e Serpico, significherebbe “condannare la città a un futuro di caos e insicurezza”, un oltraggio alla vivibilità che noi napoletani non ci meritiamo. È tempo che l’amministrazione dia “sostegni, dignità e rispetto” a chi, come i tassisti, è in prima linea contro questo disastro, per il bene di tutta la comunità. Solo così potremmo sperare di riappropriarci delle nostre strade e di un po’ di quell’anima vibrante che Napoli merita.
