Cronaca
Napoli sotto shock: violenza nel cuore dell’università
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Napoli svegliati, la violenza non dorme: un’altra vittima nel cuore della zona universitaria
Nella città partenopea, una serata tra amici si è trasformata in un incubo per una studentessa di 18 anni, che dopo aver bevuto una bibita analcolica offerta da un ragazzo conosciuto poco prima, ha iniziato a sentirsi stordita e ha perso conoscenza. Al suo risveglio, era a casa, in stato di shock e con evidenti segni di violenza. “Nell’immagine, un riferimento ai fatti narrati” racconta la storia di una tragedia che si è consumata nel cuore della zona universitaria, a largo San Giovanni Maggiore, dove la vita notturna studentesca si trasforma in un luogo di pericolo.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la giovane avrebbe bevuto una bibita analcolica offerta da un ragazzo conosciuto poco prima, ma subito dopo avrebbe iniziato a sentirsi stordita, fino a perdere conoscenza. “Una serata tra amici nella zona universitaria si è trasformata in un incubo per una studentessa di 18 anni” è il racconto di una storia che fa rabbrividire e che riaccende l’allarme sulla violenza di genere e sull’uso criminale di sostanze per annullare la volontà delle vittime.
La testimonianza della ragazza, confusa ma dettagliata, ha permesso alla polizia di rintracciare in poche ore un sospettato: un ventenne napoletano, ora denunciato per violenza sessuale aggravata. Gli agenti della Squadra Mobile hanno raccolto riscontri e testimonianze nella zona di largo San Giovanni Maggiore, cuore pulsante della vita notturna studentesca, dove sarebbe avvenuto l’incontro.
Secondo le prime ipotesi investigative, nella bevanda potrebbero essere state versate sostanze anestetiche o sedative. Gli inquirenti attendono ora gli esiti degli esami tossicologici per confermare la presenza di droghe comunemente utilizzate nei cosiddetti “stupri chimici”. La Procura ha disposto ulteriori accertamenti e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza.
La comunità universitaria, sotto shock, chiede più controlli e sicurezza nelle zone frequentate dagli studenti, teatro di un episodio che riaccende l’allarme sulla violenza di genere e sull’uso criminale di sostanze per annullare la volontà delle vittime. “La comunità universitaria, sotto shock, chiede più controlli e sicurezza nelle zone frequentate dagli studenti” è il grido di allarme che si leva dalle strade di Napoli, dove la violenza non dorme e la sicurezza è un diritto che va tutelato.
