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Cronaca

Napoli, ennesimo allarme sicurezza: 28enne arrestato con 1,5 kg di esplosivo nel bauletto dello scooter.

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Napoli, ennesimo allarme sicurezza: 28enne arrestato con 1,5 kg di esplosivo nel bauletto dello scooter.

#BottiVietatiANapoli: Prima dei festeggiamenti, l’ombra degli esplosivi illegali torna a inquietare le strade

A Napoli, dove le tradizioni si intrecciano con i rischi, i primi sequestri di botti pericolosi ci ricordano come l’ombra della clandestinità aleggi già sulle nostre vie, ben prima che i fuochi di Capodanno illuminino il cielo. È un rituale che conosciamo fin troppo bene nel nostro territorio: mentre la città si prepara al Natale, le forze dell’ordine devono già contrastare una piaga che ogni anno costa vite e ferite, alimentata da un mix di incoscienza e mercato nero. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su come questa abitudine, radicata nei vicoli e nei quartieri popolari, rifletta una più ampia indifferenza verso la sicurezza, un problema che affonda le radici nella mancanza di controlli stringenti e nella cultura del “tanto passa”.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i loro pattugliamenti per arginare la produzione e la diffusione di fuochi pirotecnici non autorizzati, una pratica che qui da noi sembra inevitabile con l’avvicinarsi delle feste. Il primo intervento significativo ha colpito il quartiere di Soccavo, un’area che, come tanti angoli della periferia napoletana, è un crocevia di attività legali e illecite. Qui, un uomo di 28 anni, originario di Afragola, è stato fermato mentre viaggiava su uno scooter carico di un potenziale disastro. Nel bauletto del mezzo, i militari della Stazione di Napoli Rione Traiano hanno trovato 48 ordigni artigianali del tipo “Rambo”, micidiali dispositivi non certificati e dal potere distruttivo enorme.

Il carico rinvenuto superava il chilo e mezzo di esplosivo, una quantità che, secondo gli esperti intervenuti, poteva causare danni irreparabili o addirittura distruggere l’intero veicolo. È un dettaglio che fa riflettere: in una città come Napoli, dove le strade sono affollate e i bambini giocano nei vicoli, basterebbe un incidente per trasformare un semplice spostamento in una tragedia. Con il supporto del nucleo artificieri del Comando investigativo, le indagini non si sono fermate allo scooter: estese all’abitazione del giovane ad Afragola, hanno portato alla luce altri elementi di un quadro allarmante. Durante la perquisizione domiciliare, i Carabinieri della Compagnia di Casoria hanno rinvenuto 200 grammi di marijuana, tre cartucce calibro 12 e attrezzature per la coltivazione e il confezionamento indoor della droga.

Questa scoperta non fa che rafforzare il legame tra i botti illegali e il sottobosco criminale locale, un intreccio che noi napoletani osserviamo con crescente preoccupazione. Il 28enne è finito in manette con l’accusa di detenzione illegale di esplosivi e munizioni, mentre sia lui che il padre, che condivideva la casa, sono stati denunciati per detenzione di stupefacenti destinati allo spaccio. Ora, l’uomo attende il rito direttissimo agli arresti domiciliari.

Come giornalista radicato in questa terra, non posso ignorare il contesto più ampio: questi sequestri sono il primo atto della campagna annuale contro i botti, un’iniziativa che, nonostante gli sforzi, sembra combattere contro un gigante. Ogni anno, riprendiamo questo copione, con appelli dalle forze dell’ordine e storie di vittime innocenti, eppure la tradizione persiste, alimentata da un mercato sotterraneo che prospera nelle zone grigie della nostra economia. Interventi come questo non sono solo operazioni di routine, ma tentativi vitali per strappare dalle strade ordigni capaci di mietere vittime; l’obiettivo è chiaro, proteggere una comunità che troppo spesso sottovaluta i rischi. Qui a Napoli, dove la vitalità delle feste si scontra con la imprudenza, è un richiamo a tutti noi: è ora di spezzare questo ciclo, prima che i botti di fine anno diventino sinistri silenzi.

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